venerdì, Aprile 19, 2024

Il Mann chiude la mostra “Canova e l’antico” con più di 300.000 presenze

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Con la chiusura della mostra dedicata a Canova, è stata superata, con grande successo, la soglia dei 300.000 visitatori. A novembre 2020, arriva una nuova esposizione dedicata a Berthel Thorvaldsen.

Si è conclusa, con un grande successo che forse nessuno si aspettava, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la mostra “Canova e l’antico”. Uno degli eventi più importanti che ha caratterizzato la vita culturale di Napoli in questo breve periodo di spedizione.

Promossa dal Museo Statele Ermitage di San Pietrobrugo con la collaborazione di Ermitage Italia, l’esposizione, che è stata organizzata insieme a Villaggio Globale International  ha raccolto nell’atrio e nel Salone della Meridiana del MANN oltre 110 capolavori del Maestro di Possagno.

 La mostra ha riscontrato un’ottima risposta di pubblico e critica per questi immortali e notissimi capolavori di uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo italiano, dove la qualità delle opere del Canova richiedevano una notevole abilità artistica e un’organizzazione del lavoro di grande difficoltà, per scolpire le figure create da questo genio dotato di una tecnica unica e personale, così come è riportato in un passo delle Memorie di Francesco Hayez .

Il Mann chiude la mostra "Canova e l'antico" registrando più di 300.000 presenze di pubblico

Ritornando alla mostra e al suo successo, i numeri della stessa confermano i feeling, ed è già un grande record, infatti in poco più di tre mesi di programmazione, dallo scorso 28 marzo al 1° luglio, sono stati ben 300.000 i visitatori accorsi al MANN, segnando un trend in crescita di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Un vero successo di pubblico che premia non solo il certosino lavoro di tutti gli addetti ai lavori, ma anche la cultura in generale, confermando l’interesse e la passione per l’arte, in questo caso per la scultura, anche da coloro che forse non frequentano con assiduità le sale di un museo.

Pertanto, è motivo di grande orgoglio per una città difficile come Napoli, se una mostra di questa importanza raggiunge vette inaspettate di affluenza e di forte interesse per l’arte.  

Mentre salutiamo i capolavori di Canova tracciando l’entusiasmante bilancio di una mostra che resterà nella storia recente della città, annunciamo come in un simbolico passaggio di consegne la prossima esposizione dedicata al Neoclassicismo: nel novembre del 2020, in virtù dei recenti accordi con il Museo Thorvaldsen di Copenaghen,  il MANN ospiterà una importante mostra  dedicata all’artista danese che visse e lavorò a  Roma, dopo un breve passaggio per Napoli,  ispirato dalle  antichità  classiche e da Canova”, ha commentato il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.

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