sabato, Aprile 20, 2024

Il Coronavirus e l’esame di Maturità del 2020: orale dal 17 giugno

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Emergenza Coronavirus: la Maturità 2020 avrà solo la prova orale (con la forte speranza che possa svolgersi in classe e non a distanza).

Appurato che purtroppo gli studenti non rientreranno in classe (la didattica a distanza andrà avanti fino alla fine dell’anno scolastico), l’attenzione del Governo è ora diretta soprattutto allo svolgimento dell’Esame di Maturità, che vedrà impegnati mezzo milione di studenti (i quali saranno tutti ammessi).

La Maturità 2020 risentirà delle pesanti conseguenze del Coronavirus, visto che sono saltate la prova scritta di italiano e la seconda prova scritta di indirizzo. Come data d’inizio, resta quella di mercoledì 17 giugno, dalla quale partirà l’orale.

Lo ha annunciato la ministra Lucia Azzolina a Skuola.net: “L’esame orale partirà da un argomento che non sarà una tesina ma un argomento da cui partiranno scelto con i loro prof. Si parte da un argomento di indirizzo – spiega la ministra – L’Esame di Stato non è un interrogatorio ma l’apice di un percorso, non può riguardare quanto non è stato fatto”.Il Coronavirus e l’esame di Maturità del 2020: orale dal 17 giugno Sul sistema dei crediti, Azzolina aggiunge che “prima della pandemia erano 40, poi c’erano gli altri 60 legati alle prove. Ora deve essere valorizzato il percorso di studi dei più: quel 60 saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire e 40 la prova orale. Questo sarà un giusto riconoscimento all’impegno. Poi ci sarà la possibilità di far sì che l’esame orale partirà da un argomento che non sarà una tesina ma un argomento da cui partiranno scelto con i loro prof”.

Le commissioni saranno formate da sei docenti interni (“rivoluzione” già sperimentata tra il 1998 e il 2006, per poi lasciare di nuovo spazio dal 2007 alle commissioni miste) con un presidente esterno, i quali valuteranno gli studenti sulla base del programma effettivamente svolto.

Infine, punto più importante di tutti, è la forte speranza per cui la Maturità possa tenersi in aula e non a distanza (come già accaduto in ambito universitario per numerosi esami e tesi di laurea): il comitato tecnico-scientifico ha già dato il via libera al Governo in tal senso.

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