venerdì, Marzo 29, 2024

Il calciomercato del Calcio Napoli e l’isola che non c’è

Dove possono arrivare i sogni del tifoso del Calcio Napoli?

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Gianmarco Giugliano
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Gianmarco Giugliano, cura la pagina dello sport calcio di 2ANews, laureato in Giurisprudenza, scrittore e giornalista.

Dove possono arrivare i sogni del tifoso del Calcio Napoli?

Il calciomercato da sempre, per il tifoso, è il simbolo della ricerca della felicità, dei sogni e delle possibilità. Il tifoso diventa come un bambino capace di volare con la fantasia e come un bambino diventa l’unico che può arrivare a quell’isola che non c’è.

Ma non siamo bambini, non sappiamo volare e sappiamo che l’Isola che non c’è è un’invenzione di James Matthew Barrie e del suo Peter Pan.

Sognare non è un reato: al contrario rappresenta uno dei modi per amare la vita ed in questo caso il calcio.

Da “grandi”, però, bisogna saper sognare, bisogna saper capire cosa potrebbe succedere per accedere al sogno e cosa fa parte delle utopìe.

Nel caso del Calcio Napoli esiste un’Isola che non c’è? Ovvio che questa Isola ha un solo nome: scudetto!

Senza voli pindarici, quali calciatori può permettersi la società?

Partiamo dalla necessità: il pareggio di bilancio. Basterebbe già questo per non far “volare” ma quando il sogno è grande, tanto più grande deve essere l’impegno per raggiungerlo. È possibile acquistare calciatori forti mantenendo un tetto ingaggi sopportabile? Qui è la “storia” che viene in soccorso ed i vari Koulibaly, Lavezzi, Cavani, Mertens, Hamsik, Insigne e tanti altri sono partiti dal nulla e sono arrivati ad essere ottimi calciatori. Dalla vendita di Cavani e Lavezzi sono arrivati Higuain, Albiol, Callejon, Reina dimostrando che vendere un calciatore non significa indebolire la squadra… anzi!

Fatta questa premessa il Calcio Napoli ha già alcuni elementi che possono spiccare il volo: Elmas ed Osimhen non solo sono giovanissimi ma hanno dimostrato di essere calciatori di altissimo livello; vicino a loro ce ne sono altri che sono lontani o lontanissimi dalla soglia dei 30 anni e parlo di Anguissa, Fabian Ruiz, Lozano, Ounas, Petagna, Lobotka, Meret, Rrhamani, Tuanzebe, Di Lorenzo. E non dimentichiamoci dei ragazzi in prestito e che stanno dimostrando in serie B di poter essere utili alla causa: Zerbin e Gaetano su tutti.

Senza svenarsi e, semmai, con i soldi della Champions, il Calcio Napoli può continuare a cercare atleti in prestito con diritto di riscatto in modo da non correre il rischio di sbagliare ma può puntare anche ad elementi giovani con clausole rescissorie accessibili (come l’argentino Alvarez) in modo da puntare ad eventuali plusvalenze negli anni a venire.

Questo è il cammino direbbe Bennato indicando la seconda stella a destra ma c’è un piccolo problema: non tutti i tifosi sono pronti a sognare (e volare) con i presupposti elencati prima: qualcuno vorrebbe tornare ai tempi del mecenatismo calcistico senza capire che, in quel caso, visti i patrimoni degli altri presidenti non solo di serie A, per il Calcio Napoli significherebbe solo schiantarsi al suolo.

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