martedì, Aprile 16, 2024

Grande successo per i primi 10 anni di “MusicaViva” con il Gran Galà a Santa Chiara

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Successo e tanta emozione per i festeggiamenti legati al decennale di “MusicaViva” che la pianista Valeria Ferrara cura, promuove ed esalta con estrema passione, insieme al direttore Carlo Gargiulo, al violinista Giuseppe Carotenuto e al pianista Vincenzo Marra.

Serata-evento, domenica 27 novembre 2022, dove nella splendida Sala Maria Cristina di Savoia a ridosso di uno dei più famosi e affascinati chiostri di Napoli, quello maiolicato di Santa Chiara, si è svolto il Gran Galà di Musica Viva, in occasione del decimo anniversario della fortunata rassegna musicale citata, diretta, promossa e organizzata dal M° Valeria Ferrara.Grande successo per i primi 10 anni di "MusicaViva" con il Gran Galà a Santa Chiara

Condotta con la solita professionalità e raffinato garbo dalla giornalista Lorenza Licenziati, la serata ha riscosso un enorme successo di pubblico, nella gremita sala che quella sera si è trasformata in un grande palcoscenico dove per artisti, programma e autori proposti, ha lasciato un ricordo indelebile.

Protagonista assoluta di questo decimo anniversario, è stata senza ombra di dubbio Valeria Ferrara, eccellente pianista e raffinata musicista, nonché appassionata divulgatrice della grande musica ad altissimo livello, con le sue numerose esibizioni sempre entusiasmanti ed emozionanti. Non fa eccezione quest’ultima dove ha affrontato con destrezza e disinvoltura uno dei Concerti per Cembalo e Orchestra più belli, difficili e famosi di Bach, il Concerto n.1 in re minore per clavicembalo e orchestra, (BWV 1052).

Tratto da un concerto per violino del 1718-1823, andato completamente perduto, il primo movimento eseguito all’unisono da tutta l’orchestra, cembalo compreso (nel nostro caso abbiamo il pianoforte) ci introduce subito in un grandioso “sipario” dove si avverte subito la presenza di una ricca polifonia e di un elaborato contrappunto inoltre, a differenza degli altri concerti, tutti in totalità maggiore, la parte affidata al solista si presenta notevolmente complessa e richiede pertanto una notevole abilità esecutiva che il maestro Ferrara ha dimostrato di avere, affrontando con grande carattere e forte dominio sulla tastiera, questo bellissimo e audace concerto.

Con un salto di circa un secolo, arriviamo a Ferruccio Busoni, e al suo celebre ma poco eseguito Concerto per pianoforte e Quartetto d’Archi in re minore op. 17, BV 80, composto nel 1878 ad appena 12 anni, quando già era diventato un autentico fanciullo-prodigio e uno straordinario pianista.

Strutturato in quattro movimenti, quest’opera non ha quelle caratteristiche musicali che ritroviamo nella piena maturità dell’autore, tuttavia è un buon lavoro che già delle prime note ci introduce in un universo mozartiano, con un Adagio che presenta un’intima e sofisticata delicatezza che fa da preludio allo scherzo successivo, che forse ricorda il lirismo di Schubert; con l’Allegro finale del quarto movimento dimostra, infine, una certa abilità compositiva evidenziata anche dal perfetto dialogo che riesce a costruire tra il solista e l’orchestra.Grande successo per i primi 10 anni di "MusicaViva" con il Gran Galà a Santa Chiara

Lo stesso medesimo dialogo che il direttore Carlo Gargiulo è riuscito benissimo a realizzare, creando con un abile direzione, un’affinità e una profonda simbiosi tra solista e orchestra, entrambi molto bravi, attenti e concentrati, per un pezzo che ha richiesto una notevole capacità esecutiva di Valeria Ferrara. Voglio inoltre sottolineare che l’accostamento tra Bach e Busoni non è assolutamente ardito, visto che di quest’ultimo abbiamo una celeberrima e difficile trascrizione per pianoforte della altrettanta famosa Ciaccona in re minore dalla Partita per violino solo n.2 di J.S. Bach.

Dopo la gradevole e garbata esecuzione degli Intermezzi op. 118 n.1, 2 e 3 di Johannes Brahms del giovane e promettente pianista Vincenzo Marra, il violinista Giuseppe Carotenuto che sono abituato a vedere sempre accanto al primo violino dell’Orchestra del Teatro San Carlo, essendo un professore d’orchestra della stessa, ha affrontato con garbo ed eleganza, questa volta in veste di eccellente solista, il Concerto per violino, archi e basso continuo in la minore (BWV 1041), di Bach.

Scritto intorno al 1730, è senza dubbio uno dei concerti per violino più belli e intensi scritti dal compositore tedesco e strutturato nei tre classici movimenti nei quali, grazie alla superba interpretazione ed a una raffinata maturità esecutiva del solista, abbiamo potuto apprezzare appieno tutte le sfumature melodiche e armoniche contenute in esso, focalizzando l’attenzione nel meraviglioso e appassionato Andante del secondo movimento.

Successo, ovazioni e tanta emozione dunque per i protagonisti della meravigliosa serata, che ha lasciato il pubblico soddisfatto e gli artisti felici di aver contribuito alla diffusione di musica ad altissimo livello. Con l’esecuzione della celeberrima marcia “Alla turca. Allegretto” di Mozart, dal terzo movimento dalla Sonata per pianoforte in la maggiore K 331, si è conclusa la serata, l’appuntamento con il prossimo concerto di Musica Viva è fissato per domenica 18 dicembre 2022, alle ore 17.00, con il Concerto di Natale “Il Nodo del Tempo” presso la Chiesa S. Maria Incoronatella Pietà dei Turchini, in via Medina 19, a Napoli.        

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