Gomorra 3 la serie, recensione degli episodi 5 e 6

Gomorra 3 la Serie, recensione degli episodi andati in onda ieri sera 30 novembre. La famiglia di Genny è in ostaggio del suocero e gli resta solo una persona da poter chiamare.

Il quinto e sesto episodio di Gomorra 3 la Serie sono andati in onda ieri sera su Sky Atlantic HD alle 21.15, eccezionalmente per venire incontro alle richieste dei tifosi del Napoli che così potranno seguire la partita Napoli-Juve di stasera alle ore 20.45. Il quinto episodio è iniziato dove si era concluso il precedente: Genny è stato umiliato, malmenato, esiliato da Don Giuseppe, la sua famiglia è in ostaggio del suocero e gli resta solo una persona da poter chiamare. Savastano cerca di rimettersi in piedi e trova un nuovo fornitore per la cocaina. Ma Secondigliano è ormai assediata dalla polizia, va trovata una nuova zona di spaccio. Vedremo anche Enzo e la sua banda in azione, tra rapine, vendita di merce contraffatta e spaccio. Le ambizioni del nipote del Santo sono alte, ma fin dove sarà disposto a spingersi pur di riprendersi quel che (secondo lui) gli spetta? Se si fanno affari col Diavolo, per quanto amichevole possa sembrare, il prezzo è sempre uno solo: l’anima. Con il sesto episodio siamo stati trasportati di forza nel nuovo modo di fare camorra, nella politica e nell’imprenditoria dello scambio dove a far girare i soldi non è più la droga, ma la fame. Genny mette a Sistema alcune aziende in difficoltà di Secondigliano grazie ai proventi della droga venduta attraverso i suoi nuovi canali. E chi vuole lavorare in quelle aziende, deve pagare. Se qualcuno non è d’accordo, rischia di fare una brutta fine. Genny, forte della sua nuova posizione, trova un accordo con Scianel convincendola della necessità di conquistare nuovi territori. Tra nuovi meccanismi, morti che risorgono, ragazzi che diventano uomini e alleanze che aspettavamo tutti di vedere, Gomorra 3 entra nel vivo, preannunciando una stagione che non ha nulla da invidiare alle precedenti.