venerdì, Marzo 29, 2024

G7 a Ischia, ministri dell’Interno uniti contro il terrorismo

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A Ischia un G7 incentrato sul terrorismo. Gli “antagonisti” hanno manifestato chiedendo giustizia per i migranti.

di Luigi Maria Mormone – Nella giornata di ieri l’Isola di Ischia ha accolto il G7, che oggi vedrà protagonisti i ministri dell’Interno delle principali potenze mondiali, l’italiano Marco Minniti, Gerard Collomb (Francia), Thomas de Maizière (Germania), Sanae Takaichi (Giappone), Ahmed Hussen (Canada), Ryan Zinke (Stati Uniti) e Amber Rudd (Regno Unito), oltre al Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos, il Commissario europeo per la Sicurezza dell’Unione Julian King e il Segretario generale dell’Interpol Jurgen Stock. Il punto centrale di discussione è rappresentato dal terrorismo, su cui si dovrebbe trovare un accordo tale da cercare di limitarlo sul nascere. L’obiettivo è infatti quello di bloccare i processi di radicalizzazione sul internet, impedendo così che qualsiasi propaganda inneggiante al terrorismo o istruzioni per compiere attentati possano circolare liberamente in rete. Perciò saranno presenti anche i rappresentanti delle grandi aziende del web, come il vicepresidente degli affari europei di Microsoft John Frank, il capo delle politiche di controterrorismo di Facebook Brian Fishman, il capo delle politiche pubbliche e di governo di Twitter Nick Pickles e il vicepresidente delle politiche pubbliche di Google, Nicholas Lundblad.G7 a Ischia, ministri dell’Interno uniti contro il terrorismo Ieri c’è stato inoltre il corteo degli antagonisti, che hanno mostrato la loro solidarietà nei confronti dei migranti attraverso un gesto simbolico, quello di versare salsa di pomodoro in mare al grido di “assassini, questo è il sangue dei migranti”. I manifestanti si sono rifiutati di proseguire lungo il percorso autorizzato, scontrandosi con la polizia che ha loro sbarrato l’ingresso di Via Iasolino e contestando la decisione di vietare il corteo fino a piazza egli Eroi, considerata troppo vicina al Gran Hotel Punta Molino (sede dei lavori del G7). Tra gli striscioni esposti, anche uno del comitato ischitano NoG7, con chiaro riferimento al terremoto del 21 agosto: “No al G7 della sicurezza: Casamicciola in macerie, voi nella fortezza”.

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