Il Filler e le iniezioni di Botox sono trattamenti estetici per mantenere un viso giovane e luminoso ai quali ricorrono spesso le donne ma anche gli uomini. Vediamo le caratteristiche che differenziano questi trattamenti fra loro dato che dagli annunci pubblicitari sembrerebbero uguali e con proprietà identiche.
I filler permanenti a base di sostanze semisintetiche, non essendo riassorbibili, sono paragonabili all’inserimento di vere e proprie protesi sottocutanee. Questo trattamento viene consigliato solo a partire dai 60 anni in quanto in età più precoce si potrebbe incorrere in un effetto innaturale dell’aspetto del viso. La pelle dove vengono iniettati i filler resterà liscia nel tempo ma la pelle attorno, invecchiando tenderà a raggrinzirsi rendendo la pelle non omogenea.
Le iniezioni al Botox, invece, servono a iniettare una forma molto diluita della tossina botulinica che viene impiegata soprattutto per le rughe dinamiche, dovute alle espressioni del volto. Grazie alla proprietà del Botox di paralizzare i muscoli, il suo impiego è ideale per correggere le linee intorno agli occhi (le cosiddette zampe di gallina) e della fronte. È molto popolare tra i giovani anche per il suo aspetto preventivo. È un trattamento che le persone iniziano verso i 30 anni ma sta prendendo piede anche verso la fine dei 20 anni per andare a prevenire l’insorgere delle rughe d’espressione. L’effetto del Botox è anch’esso temporaneo e varia dai 3 ai 4 mesi. La durata di tutti i trattamenti temporanei è molto soggettiva e dipende in parte dalla natura della pelle ed in parte dallo stile di vita che si conduce (fumo, stress, atività fisica, inquinamento atmosferico, esposizione al sole ecc.)
Articolo pubblicato il: 30 Ottobre 2017 19:36