sabato, Aprile 20, 2024

Festival Barocco Napoletano: “Il ballo delle ingrate” di Claudio Monteverdi

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Torna nella prestigiosa Sala del Toro Farnese del Museo Archeologico di Napoli (MANN) il Festival Barocco Napoletano, con Ensemble barocco Accademia Reale diretta dal M° Giovanni Borrelli. Ospite il soprano Erin Wakeman, punta di diamante di questo interessante e appassionato appuntamento di Musica Barocca

Lunedì 4 aprile, nella Sala del Toro Farnese, alle ore 18.00, si potrà rivivere ancora una volta l’emozione e la passione che un piccolo gruppo di valenti musicisti e di autorevoli estimatori della grande musica del Seicento, trasmette ormai da cinque anni attraverso questo importante e prezioso Festival Barocco Napoletano, che mira alla diffusione, alla salvaguardia e alla conoscenza del vastissimo patrimonio musicale, di quella che fu la grande Scuola Barocca Napoletana, dove ormai affezionati amanti della musica ma anche semplici curiosi di questa rara arte musicale, affollano con rinnovato interesse, la splendida Sala del Toro Farnese del Museo Nazionale di Napoli.  

Questa volta l’appuntamento è per Il Ballo delle Ingrate, si tratta di un ballo “in genere rappresentativo” su testo di Ottavio Rinuccini da Madrigali guerrieri et amorosi (1638) di Claudio Monteverdi. Festival Barocco Napoletano: "Il ballo delle ingrate" di Claudio Monteverdi

Il 4 giugno 1608 venne rappresentato nel palazzo ducale di Mantova Il Ballo delle Ingrate, uno dei capolavori nel nuovo “genere rappresentativo” del musicista di corte Claudio Monteverdi (1567-1643).

Pubblicato nell’Ottavo Libro de’ Madrigali, e formato da trentaquattro composizioni divise in altrettante due sezioni di pari peso, lo spettacolo fu scritto per i festeggiamenti in occasione delle nozze di Francesco Gonzaga con Margherita, infante di Savoia, che avevano visto la sera prima la messinscena della celebre Arianna, opera che purtroppo è andata in gran parte perduta. 

Nella finzione scenica Venere e Amore si presentano a Plutone per chiedere di liberare dall’oltretomba le anime di quelle donne (le “ingrate”) che in vita avevano rifiutato l’amore e i rituali del corteggiamento ma solo per il tempo necessario a indurre le dame presenti a non fare altrettanto.

Il rimpianto del cielo sereno e delle stelle luminose adombrerà di una profonda, malinconica rassegnazione il ritorno nell’Ade. Nella rievocazione di questa sera si immagina che le dame, nel loro breve ritorno in vita, si uniscano ai cavalieri per celebrare di nuovo e per l’ultima volta una festa di corte, così da rendere ancora più struggente il loro ultimo attimo di felicità.Festival Barocco Napoletano: "Il ballo delle ingrate" di Claudio Monteverdi

In questo Ballo è interessante notare che Monteverdi nel comporre lo stesso, abbia fatto tesoro della esperienze compiute durante i numerosi viaggi intrapresi con il duca Gonzaga nel 1595 e nel 1599; alcuni studiosi, inoltre, hanno ipotizzato che ne Il Ballo delle Ingrate forse Monteverdi ha lasciato in suo unico esempio di “balletto alla francese”. Tuttavia quest’ultima considerazione non dovrebbe sorprendere più di tanto se pensiamo che il testo del “Ballo” è di Ottavio Rinuccini, non solo librettista di aria fiorentina ma anche e soprattutto frequentatore assiduo della corte di Parigi.

Voglio inoltre segnalare che una delle pagine più toccanti del “Ballo” è un delizioso canto di Amore e Venere, Ecco ver noi l’addolorate squadre, che annuncia proprio l’entrata delle donne Ingrate, caratterizzato da un forte e spiccato senso di pietà, che viene sottolineato dal bellissimo testo del Rinuccini “Miserelle, o miserelle”; e ad un certo punto le Ingrate, con gesti lamentevoli e significativi, iniziano a danzare con passi gravi, seguendo la meravigliosa musica altrettanto grave ma nella stesso tempo anche nobile e perfettamente in linea con il clima drammatico della vicenda, in riferimento alla colpa della donne “Ingrate” che non hanno corrisposto agli uomini lo stesso amore con il quale questi ultimi, le hanno amate.     

PROGRAMMA

CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643)

Il ballo delle Ingrate (1608)

Balletto semi-drammatico in genere rappresentativo

(libretto di Ottavio Rinuccini) 

Entrata 

FABRITIO CAROSO (1527-1605)

Dolce amoroso foco

da Il Ballarino (1581) su musica di P.F. Caroubel

Pavaniglia

CLAUDIO MONTEVERDI

Moresca da L’Orfeo, favola in musica (1607)

***

CLAUDIO MONTEVERDI

Sì dolce è il tormento. Madrigale a voce sola e basso

da Quarto scherzo delle ariose vaghezze (1624)

ANDREA FALCONIERI (1685 – 1656)

Sinfonia detta la buon’hora

da Il primo libro di Canzone, Sinfonie, Fantasie, Capricci, Brandi, Correnti, Gagliarde,Alemane, Volte per violini e viole con il basso continuo (Napoli 1650)

CESARE NEGRI (1535-1605)

Alta Mendozza

da Le Gratie d’Amore (1602) su musica di G. G. Gastoldi

ANDREA FALCONIERI

Passacalle da Il primo libro di Canzone, Sinfonie, Fantasie, ……(Napoli 1650)

GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643)

Se l’aura spira tutta vezzosa

da Primo libro d’arie musicali per cantarsi (Firenze 1630)

FABRITIO CAROSO

Chiara Stella da Il Ballarino (1581)

ANDREA FALCONIERI

Folias echa para mi Señora Doña Tarolilla de Carallenos

da: Il primo libro di Canzone, Sinfonie, Fantasie… (Napoli 1650)

CLAUDIO MONTEVERDI 

Dal mio Permesso amato da L’Orfeo, favola in musica (1607)

MARCO UCCELLINI (1603-1680)

Aria quinta Sopra La Bergamasca, da Sonate, arie et correnti, op. 3 (1642)

CLAUDIO MONTEVERDI

Il ballo delle Ingrate (1608) 

Balletto semi-drammatico (libretto di Ottavio Rinuccini)  

Ensemble barocco Accademia Reale 

Erin Wakeman, soprano

Giovanni Borrelli, violino barocco e direzione

Isabella Parmiciano, violino barocco

Carmine Matino, viola barocca

Francesco Scalzo, violoncello barocco

Tina Soldi, clavicembalo

Antonio Anastasia, percussioni

Angela Jannuzzi, drammaturgia e recitazione

Gruppo di Danze storiche Danzar Gratioso 

Paola Cassella, Giulio D’Amore, Fabio De Bardi, Patrizia Sarzi,Daniela Zappa, danzatori

Ricostruzioni coreografiche di B. Sparti, G. Giordano, B.Gondoni e A. Francalanci rielaborate da Il Danzar Gratioso

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