venerdì, Aprile 19, 2024

Napoli: bancarotta fraudolenta, due arresti e sequestro dei beni

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L’operazione di oggi ha consentito di portare alla luce l’illecita gestione aziendale di imprenditori sottoposti agli arresti domiciliari, nel tempo soci  e amministratori di fatto di diverse società intestate a prestanomi.

Il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli ha eseguito un’ordinanza – emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta di questa Procura della Repubblica – che dispone gli arresti domiciliari a carico dei titolari, per il reato di bancarotta fraudolenta conseguente al fallimento di una nota società che ha svolto per anni attività nel  commercio all’ingrosso e al dettaglio di articoli di abbigliamento, con centinaia  di negozi presenti anche all’estero, in vari centri commerciali e diversi località turistiche.

L’operazione di oggi si colloca nell’ambito di una più ampia indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica, che ha consentito di portare alla luce l’illecita gestione aziendale posta in essere dai predetti imprenditori sottoposti agli arresti domiciliari, nel tempo soci  e amministratori di fatto di diverse società intestate a meri prestanomi.

La società fallita, secondo una collaudata strategia fraudolenta, veniva condotta preordinatamente al fallimento, proseguendo l’attività aziendale attraverso altre società, intestate a prestanomi compiacenti, nelle quali far confluire puntualmente risorse, beni e personale delle società fallita. E ciò, distraendo preventivamente ingenti somme di denaro e beni nonché accumulando notevoli esposizioni tributarie e previdenziali, con danno per il fisco e i fornitori ammontante a circa 50 milioni di Euro per la sola società fallita.

L’attività investigativa ha permesso di verificare, altresì, che i titolari   hanno    da   ultimo   continuato    la    loro    attività imprenditoriale attraverso altre società con sede nell’agro nocerino-samese e punti vendita dislocati su tutto il territorio nazionale, costituite nel periodo immediatamente precedente al fallimento della principale società e amministrate formalmente da ex dipendenti, impiegando personale già alle dipendenze di altre società riconducibili agli indagati, e allo stato fallite.

Pertanto, contestualmente alle misure cautelari personali nei confronti dei due titolari, il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli sta provvedendo a sequestrare le quote della suddetta nuova società nonché l’intero patrimonio aziendale e delle 6 unità locali dislocate in tutto il territorio nazionale.

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