Doppio appuntamento sinfonico all’insegna di Ravel e Beethoven: Fabio Luisi ritorna sul podio dell’Orchestra del Teatro di San Carlo insieme al pianista Joaquín Achúcarro – venerdì 20 gennaio, ore 20.30 Turno S – sabato 21 gennaio, ore 18.00 Turno P / Turno M – Sinfonica.
di Carlo Farina – Venerdì 20 gennaio ore 20.30 e sabato 21 gennaio ore 18.00 quinto appuntamento della stagione di concerti e tra i più attesi in cartellone. Sul podio, a dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo il genovese Fabio Luisi e al pianoforte Joaquín Achúcarro in un programma che include il Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra di Maurice Ravel (1875 – 1937), che apre il ciclo dedicato al compositore, in occasione dei 80 anni dalla morte, e la Sinfonia n.7 di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827).
Grande è l’attesa per il ritorno del pianista Joaquín Achúcarro, che un’unica volta si è esibito al Massimo di Napoli, il 15 ottobre 1994, con il Concerto n. 2 in si bemolle maggiore, per pianoforte e orchestra di Brahms. Originario di Bilbao (classe 1936), debuttò a soli 13 anni, dando inizio a una carriera internazionale che lo ha portato a esibirsi nelle sale più prestigiose, quali ad esempio la B
La seconda parte del concerto contempla la Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827), composta nell’inverno 1811-12, ed eseguita per la prima volta l’8 dicembre 1813, in un concerto all’aula magna dell’Università di Vienna, a beneficio dei soldati austriaci e bavaresi feriti nel corso della battaglia di Hanau (30-31 ottobre). Durante il concerto venne eseguita anche La vittoria di Wellington o La battaglia di Vitoria (titolo originale in tedesco: Wellingtons Sieg oder die Schlacht bei Vittoria op. 91) composta da Beethoven per celebrare il trionfo delle truppe britanniche sull’esercito francese in Spagna, presso la città di Vitoria nei Paesi Baschi, il 21 giugno dello stesso 1813. Alcuni tra i più importanti musicisti di Vienna furono presenti all’esecuzione: Antonio Salieri (presunto rivale di Mozart, già insegnante del giovane Beethoven), Joseph Weigl (compositore e direttore, anch’egli allievo di Salieri) e il pianista virtuoso e compositore Johann Nepomuk Hummel (allievo di Mozart, Clementi e Salieri).
Nei confronti della Sinfonia n. 7 così si espresse Richard Wagner «La sinfonia è l’apoteosi della danza: è la danza nella sua suprema essenza, la più beata attuazione del movimento del corpo quasi idealmente concentrato nei suoni. Beethoven nelle sue opere ha portato nella musica il corpo, attuando la fusione tra corpo e mente.»
Articolo pubblicato il: 19 Gennaio 2017 14:32