Prosegue con grande successo fino al 30 aprile la mostra dei maestri fiamminghi: Rubens, Caravaggio e “Alessandro Gassman”, al Donnaregina Nuova con i Tableaux vivants, che si esibiscono solo la domenica.
Come già accennato, sono sempre più numerosi i visitatori del vasto e prezioso complesso monumentale di Donnaregina “Nuova” che in queste prime settimane caratterizzate dalla mostra focus dedicata alla Madonna con il bambino e la ghirlanda di fiori (olio su tavola, 1616 – 18) di Peter Paul Rubens (1577 – 1640) e Jan Brueghel il Vecchio (1568 – 1625), hanno reso omaggio a questi due grandi artisti dell’arte fiamminga. Un successo di pubblico annunciato, quindi, insieme a quello della critica attraverso un percorso culturale che ha visto proprio a Donnaregina prima i crocifissi di Michelangelo e poi il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci.
Una mostra che domenica 25 febbraio (10.30, 11.30, 12.30) si arricchirà dello spettacolo che vedrà protagonisti gli attori che realizzano i tableaux vivants dedicati alle opere di Caravaggio al centro dell’attenzione cinematografica proprio in questo periodo con l’uscita del film dedicato al grande pittore.
Una mostra che domenica 25 febbraio (10.30, 11.30, 12.30) si arricchirà dello spettacolo che vedrà protagonisti gli attori che realizzano i tableaux vivants dedicati alle opere di Caravaggio al centro dell’attenzione cinematografica proprio in questo periodo con l’uscita del film dedicato al grande pittore.Un biglietto unico per lo spettacolo e la visita del museo a 10 euro. E nei giorni scorsi al museo Diocesano c’è stata anche una visita inaspettata del mondo artistico infatti Alessandro Gassman durante le riprese della seconda serie dei “Bastardi di Pizzofalcone” ha voluto visitare il Museo Diocesano rimanendo estasiato per i tesori custoditi nel museo durante le riprese che si svolgevano proprio a largo Donnaregina, a pochi passi dal via Duomo.
Nell’opera dei due maestri fiamminghi la Madonna sorregge con una mano il delizioso fanciullo che intanto accenna i primi passi sul piano di una balaustra in pietra appena lambita da drappi grigi e bianchi, mentre ancora la madre sostiene gli equilibri precari del piccolo col braccio e la mano destra sino alla caviglia; una ghirlanda intrecciata di rose, tulipani, ortensie, orchidee e tante altre rarissime specie di fiori, adorna la composizione con una orchestrazione cromatica perfettamente armonizzata al contesto religioso della scena.
La mostra, che durerà fino al 30 aprile, è stata curata da Nicola Barbatelli grazie all’organizzazione del direttore generale del Complesso Donnaregina Elio De Rosa. Una prezzo di storia antica nel cuore di Napoli, dove l’arte e la cultura continuano a regalarci momenti di grande emozione promuovendo, valorizzando e preservando dall’incuria e dal degrado, sempre in agguato, questo enorme patrimonio storico-architettonico che solo a Napoli ha qualcosa di davvero speciale.
La mostra, che durerà fino al 30 aprile, è stata curata da Nicola Barbatelli grazie all’organizzazione del direttore generale del Complesso Donnaregina Elio De Rosa. Una prezzo di storia antica nel cuore di Napoli, dove l’arte e la cultura continuano a regalarci momenti di grande emozione promuovendo, valorizzando e preservando dall’incuria e dal degrado, sempre in agguato, questo enorme patrimonio storico-architettonico che solo a Napoli ha qualcosa di davvero speciale.- Advertisement -