sabato, Aprile 20, 2024

Il Teatro San Carlo ricorda al “Memus” la Giornata della Memoria

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Al “MEMUS” il museo storico del Teatro San Carlo, lunedì 27 gennaio 2020, dalle ore 10.00 alle ore 16.00, si celebra ‘La Giornata della Memoria’. 

Sensibile al ricordo che si celebra in questo drammatico “Giornata della Memoria”, anche il teatro San Carlo, che da molti anni dedica importanti iniziative a questa significativa giornata, lunedì 27 gennaio ricorderà uno degli eccidi più sconvolgenti nella storia dell’umanità, quando l’Armata Rossa varcò per la prima volta i cancelli della Campo di Sterminio di Auschwitz: era il 27 gennaio 1945. Per l’occasione la Fondazione Lirica offrirà a titolo gratuito, grazie all’Art Bonus, la visione al MEMUS del documentario “The Short Life Of Anne Frank” diretto e prodotto da Gerrit Netten, autore anche dei testi insieme a Wouter van der Sluis.

Musiche di Vincent van Rooijen. La proiezione è programmata ogni mezz’ora a partire dalle ore 10 sino alle ore 16.00. Sarà offerta, inoltre, sempre a titolo gratuito, una visita guidata alla mostra in corso al Museo Storico del San Carlo, dal titolo “Fiabe al Museo”. Il Teatro San Carlo ricorda, presso il "Memus", la Giornata della Memoria

 

Ad accogliere i visitatori per l’intera giornata, saranno i tirocinanti del MEMUS e dell’Archivio Storico protagonisti di una delle innumerevoli iniziative di formazione curate dal Massimo Partenopeo. Il documentario “The Short Life of Anna Frank” è uno spaccato, narrato attraverso questa vicenda privata di una famiglia, sulla Seconda Guerra Mondiale e sulla persecuzione degli ebrei.

Una grande lezione sull’Olocausto. Come si accennava, sempre attento ai grandi valori storico sociali, Il Teatro San Carlo ha profuso negli anni notevoli forze per rendere un doveroso e alto omaggio alle vittime dell’Olocausto, organizzando iniziative di notevole rilievo.

Ancora impressi restano i Canti di prigionia di Dallapiccola – appartenenti alla cosiddetta protest-music – e interpretati molti anni fa, era il 2012, dall’Ensemble Strumentale e Coro del San Carlo, sulla cui genesi così si espresse il musicista:  «Stavo lavorando alla mia prima opera Volo di notte quando presero a circolare strane voci che il fascismo potesse dare il via, dopo l’esempio hitleriano, ad una campagna antisemita… Avrei voluto protestare, ma insieme sentivo che ogni mio gesto sarebbe stato vano e solo attraverso la musica avrei potuto esprimere la mia indignazione…

Oltre a particolari esecuzioni, numerosi si contano gli artisti che negli anni hanno aderito con grande sensibilità all’invito del teatro come il celebre violinista Fabrizio Von Arx, il compositore Gaetano Panariello, i violini Primi dell’Orchestra del San Carlo Cecilia Laca, Gabriele Pieranunzi così come innumerevoli sono state le esecuzioni dell’Orchestra, del Coro e del Coro di Voci Bianche.

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