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Associazione Scarlatti concerto del soprano Roberta Invernizzi

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Nuovo appuntamento con l’Associazione Scarlatti, con un interessante concerto del soprano Roberta Invernizzi accompagnata dai liutisti Franco Pavan e Ugo Di Giovanni, in programma giovedì 25 gennaio 2018, alle ore 20.30.

L’Associazione Scarlatti, presenta un interessante concerto del soprano Roberta Invernizzi accompagnata dai liutisti Franco Pavan e Ugo Di Giovanni. Una delle più affermate interpreti della musica antica dunque protagonista del prossimo concerto della Stagione Concertistica 2107/2018 dell’Associazione Scarlatti in un raffinato programma che proporrà nella prima parte musiche del repertorio inglese del ‘600, mentre nella seconda parte del concerto Roberta Invernizzi si cimenterà in composizioni di artisti del calibro di Girolamo Kapsberger, Giulio Caccini e Claudio Monteverdi. Nota per le sue abbaglianti ed eleganti performance nella musica del tardo Barocco, l’artista milanese ha anche alimentato, lungo la sua carriera, l’arte più delicata e sfumata della canzone del repertorio italiano dei primi del XVII secolo, un tempo in cui l’espressione polifonica cedeva il passo al moto degli ‘affetti’. Associazione Scarlatti concerto del soprano Roberta Invernizzi Roberta Invernizzi è da tempo protagonista indiscussa di grande valore artistico, che si esibisce regolarmente su tutti i più importanti palcoscenici mondiali, dalla Scala di Milano, al festival di Salisburgo, al Musikverein di Vienna. Basti solo ricordare che è stata la cantante solista del concerto che la Scala ha dedicato a Claudio Abbado nell’anniversario della scomparsa ed è stata scelta dal grande direttore austriaco Nikolaus Harnoncourt per il concerto celebrativo dei 200 anni del Musikverein di Vienna. Inoltre, è uno dei più richiesti soprano  nel campo del repertorio barocco e classico e ad oggi un vero punto di riferimento di tecnica e stile nel canto barocco. I suoi recenti lavori discografici solistici “Vivaldi Album”, “Faustina Bordoni” and “La Bella più Bella”, incisi per la Glossa, sono stati ampiamente acclamati dalla critica internazionale. Nel concerto di giovedì prossimo sarà affiancata dai due grandi musicisti già citati, che accompagneranno l’artista durante la serata. Liutista e tiorbista, Franco Pavan, collabora con alcune delle più importanti formazioni italiane di musica antica, quali Concerto Italiano, La Cappella della Pietà dei Turchini (ora Cappella Neapolitana), e collabora con il gruppo londinese Trinity Baroque e con il Balthasar-Neumann Chor und Ensemble. Ha partecipato, inoltre, alla realizzazione delle tre opere di Claudio Monteverdi L’Orfeo,  Il Ritorno d’Ulisse in Patria e L’incoronazione di Poppea, sotto la direzione di Rinaldo Alessandrini presso il Teatro alla Scala e l’Opera di Parigi. Dopo avere insegnato per sette anni presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, è ora docente titolare di Liuto presso il Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona, presso il quale presta servizio da dieci anni. Dopo aver aver conseguito con Lode nel 1988 il diploma in Chitarra sotto la guida di Stefano Cardi presso il conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, Ugo Di Giovanni si perfeziona con Alirio Diaz e Leo Brouwer e, nel 1994, decide di approfondire il repertorio della musica antica dedicatosi allo studio del Liuto, iniziando a esibirsi in concerti di musica rinascimentale e barocca, come liutista solista e continuista. Grazie a questi suoi impegni artistici, le sue qualità musicali sono state apprezzate da musicisti  importanti come Rinaldo Alessandrini, Antonio Pappano e Antonio Florio. Attualmente insegna presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno nel quale è titolare della classe di Chitarra, quale vincitore del concorso per esami e titoli. Ha al suo attivo, inoltre, più di 40 incisioni discografiche, per le etichette Opus 111, Naive, K417, Symphonia, Glossa ed Emi-Virgin Classics. Roberta Invernizzi e Franco Pavan spiegano così questo accostamento tra autori inglesi ed italiani: “”So I being intended to go to Rome…”. In questa frase del sommo compositore inglese John Dowland si può cogliere la fortissima attrazione che ebbero i musicisti d’oltremanica per l’Italia. La medesima attrazione che ebbero i letterati: Shakespeare amò storie e liriche dei poeti italiani, per poi rielaborarli in maniera sublime. Con il nostro programma cercheremo di ricreare la tensione ideale esistente tra due mondi apparentemente lontani, ma in realtà molto vicini.”

Programma

  • Robert Johnson (ca. 1583 – 1634)
  • Full fathom five
  • Where the bee sucks
  • Have you seen the bright lily grow?

Anonimo

  • Kemp’s Jig
  • Robert Johnson
  • Hark, hark! The lark
  • Dear do not your fair beauty wrong
  • Thomas Robinson (ca. 1560 – 1610)
  • A Fancy for two lutes

Anonimo

  • La Rosignoll
  • Anonimo/Shakespeare
  • Oh mistress mine
  • John Dowland (1563 –1626)
  • Tarleton’s Resurrection
  • Henry Purcell (1659 –1695)
  • Strike the Viol, touch the Lute
  • Music for a while
  • Fairest Isle
  • Now that the sun hath veil’d his light
  • Giuglio Caccini. (ca.1545 – 1638)
  • Dolcissimo sospiro
  • Torna, Deh torna
  • Dalla porta d’oriente
  • Girolamo Kapsberger (ca.1580 – 1651)
  • Passacaglia
  • Claudio Monteverdi (1567 – 1643)
  • Ecco di dolci raggi
  • Disprezzata Regina  da Incoronazione di Poppea
  • Tarquinio Merula (1594/5 – 1665)
  • Folle è ben che si credi
  • Girolamo Kapsberger (ca.1580 – 1651)
  • Arpeggiata
  • Claudio Monteverdi (1567 – 1643)
  • Si dolce il tormento
  • Quel sguardo sdegnosetto
  • Voglio di vita uscire
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