venerdì, Aprile 26, 2024

Referendum Catalogna: Bruxelles invita al dialogo

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La Commissione Ue invita al dialogo, condanna la violenza e si fa da parte: “È un problema interno alla Spagna”.

Per Bruxelles il referendum della Catalogna è stato “illegale”, ma resta un “problema interno alla Spagna” che deve essere risolto con un “immediato dialogo tra le parti”. Tenendo a mente che “la violenza non può mai essere uno strumento in politica”. L’imbarazzo della Commissione europea per il referendum della Catalogna, sfociato in oltre 800 feriti per l’intervento della Guardia nazionale, emerge chiaramente in queste dichiarazioni di Margaritis Schinas, portavoce della Commissione europea. Referendum Catalogna: Bruxelles invita al dialogoSe Madrid si aspettava, da parte dell’esecutivo comunitario, una presa di posizione in suo favore e una chiara condanna degli indipendentisti catalani, la delusione sembra inevitabile. Nel corso del referendum sull’indipendenza organizzato domenica dal governo regionale della Catalogna, la Guardia Civil – incaricata dall’esecutivo nazionale, si è adoperata a impedire il voto, usando gas lacrimogeni e manganelli. Vi sono stati centinaia di feriti. L’articolo 2 della Costituzione spagnola precisa che il Paese è «indissolubile». L’articolo 155 dà al governo centrale la possibilità di prendere la guida di un regione se questa viola la carta costituzionale. Nel tardo pomeriggio il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker parlerà al telefono con il premier spagnolo Mariano Rajoy, ma la linea di Bruxelles è già definita: la questione catalana resta un “problema interno alla Spagna”; almeno per il momento, la Commissione non ha alcuna intenzione di calarsi nel ruolo di mediatore.Referendum Catalogna: Bruxelles invita al dialogo Un invito al dialogo arriva anche dall’Italia, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Ieri abbiamo ancora una volta verificato come, quando prevalgono lo scontro ed esasperazione di posizioni, si allontanano le soluzioni positive“, ha detto Mattarella, intervenendo nell’Aula magna del Palazzo del Rettorato alla solenne cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2017/18 dell’Università degli Studi di Cagliari. Per questo – ha sottolineato – “la cultura è da supporto per il dialogo e porta a soluzioni condivise. Questa è una lezione per l’intera Europa“. “Occorre il contributo della cultura per studiare i problemi che provocano tensioni e pericoli” perché “la cultura è il volano dell’etica pubblica ed è fondamentale in Italia e in tutta Europa“, ha concluso il capo dello Stato. L’imbarazzante vicenda giunge mentre la Commissione europea deve fare i conti con i governi nazionalisti di Polonia e Ungheria, rimproverati di non rispettare lo stato di diritto. L’esecutivo comunitario rischia di essere accusato di usare due pesi e due misure nel valutare la situazione nei Paesi membri.

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