venerdì, Aprile 26, 2024

Emergenza rifiuti a Torre del Greco, cumuli bruciati nella notte

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

A Torre del Greco continua l’emergenza rifiuti: l’ultimo episodio la scorsa notte ha visto ignoti dar fuoco alle montagne di spazzatura non raccolta presso l’ecopunto nel quartiere Sant’Antonio.

Cumuli di rifiuti non raccolti, cittadini esasperati e roghi notturni. È lo scenario di piena emergenza che si vive in questi giorni a Torre del Greco (Napoli) dove stanotte ignoti hanno dato fuoco alle montagne di spazzatura non raccolta da giorni presso l’ecopunto di via del lavoro, quartiere Sant’Antonio, a ridosso di un complesso di palazzine di edilizia popolare e in un’area dove è stato ricavato anche un parco giochi oramai inutilizzato dai bambini della zona.

A spegnere il rogo causato da mani ignote sono stati i vigili del fuoco, allertati da chi dalle proprie finestre vedeva levarsi alte le fiamme mentre si era rintanato in casa per evitare di respirare i fumi potenzialmente tossici derivanti dal materiale plastico incendiato insieme alle altre frazioni di una differenziata che in città nell’ultimo anno è precipitata ben al di sotto del 30 per cento.

Fino all’estate scorsa la differenza era stata stabilmente sopra il 50 per cento, quando poi il sindaco dimissionario Ciro Borriello fu arrestato a seguito di un’inchiesta legata al mondo dei rifiuti per presunte tangenti intascate dalla vecchia ditta che si occupava della raccolta, la Fratelli Balsamo. L’emergenza, dovuta in parte al collasso degli Stir campani e accentuata in città dalla profonda crisi che attanaglia il settore e che ha portato l’amministrazione a rescindere il contratto con la società Gema che gestisce l’appalto di nettezza urbana, non sta risparmiando nessuna zona di Torre del Greco, dal centro alla periferia.

Di Maio: “Gli inceneritori non sono nel contratto”

“Gli inceneritori non sono nel contratto. E poi se parliamo di inceneritori in Campania c’e’ già uno dei più grandi inceneritori in Europa”, aggiunge Di Maio a margine di Vivite, il Festival del vino cooperativo in svolgimento a Milano. “Tra l’altro quella è la mia Regione, c’è la mia famiglia, il movimento ha preso quasi il 60% e crediamo di sapere che in quella Regione non bisogna fare il business degli inceneritori ma bisogna fermare il business dei rifiuti”, conclude Di Maio.

Salvini: “I rifiuti devono produrre ricchezza, non roghi”

“Se hanno fatto finta di niente per trent’anni, io non sono al governo per fare finta di niente. I rifiuti vanno smaltiti producendo anche utili, energia, ricchezza e non producendo i roghi tossici che avvelenano e ammazzano”. Lo ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini all’assemblea nazionale della Cna. “Se produci dei rifiuti, quasi ovunque quei rifiuti significano ricchezza non devastazione. Bisogna spiegare alla nostra gente che per il nostro bene, per la nostra salute e il nostro business non possiamo più far finta di niente”, ha aggiunto.

De Luca al Governo: “Basta buffonate”

“Chiederò di farla finita con questa buffonata propagandistica perché veramente ci stanno rompendo le scatole. Stanno creando un clima totalmente sbagliato”. E’ questo che il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dirà lunedì a Caserta quando il premier Conte e diversi ministri firmeranno un protocollo sulla ‘Terra dei Fuochi’. “Questi nostri amici sembrano interessati solo a fare campagne elettorali permanenti – ha detto – ci vuole equilibrio, rispetto della realtà e un impegno a lavorare concretamente non a chiacchierare”.

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