giovedì, Aprile 18, 2024

UECI Campania: ecco l’associazione di categoria degli esercenti cinema

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Nasce UECI Campania: 43 gestori di cinema si sono riuniti a Caserta per fare il punto sui tanti problemi attraversati dal settore in questo periodo.

43 gestori di cinema, rappresentanti di novantasette schermi di proiezione in tutta la regione. Sono questi i numeri della costituenda sezione campana dell’Unione Esercenti Cinematografici (UECI) che si è incontrata ieri a Caserta presso il Multicinema Duel.

Sono tanti i problemi messi sul piatto di questa nuova associazione di categoria (che nasce dell’esperienza della Confederazione Nazionale Artigiani sezione audiovisivo) che si prefigge di salvaguardare maggiormente i titolari delle sale non solo in questa particolare situazione di emergenza ma anche, e soprattutto, in futuro.UECI Campania: ecco l’associazione di categoria degli esercenti cinemaSono tanti i problemi che i gestori cinematografici stanno affrontando in questo periodo – dichiara Silvestro Marino, promotore dell’associazione – e la riapertura, nonostante le regole e le raccomandazioni del Governo, sembra ancora lontana. Senza film in uscita e senza vere certezze sull’uso dei bar interni, quali saranno i motivi che spingeranno gli spettatori ad entrare in sala?”.

Alti i costi fissi, norme complesse anche per le aperture delle arene all’aperto, pochissime garanzie per i monosala (spesso un pezzo di storia del cinema campano) ma poche garanzie dallo Stato e, soprattutto, dalla Regione Campania.

Abbiamo un serio problema con le forniture – prosegue Marino – con le scadenze dei prodotti dei nostri bar e, come sta accadendo, molti fornitori non accettano il reso. Quale garanzia per noi ma anche per loro? Questo è uno degli scopi dell’associazione, salvaguardare la categoria ed i suoi lavoratori ma anche la filiera, affrontando e gestendo anche i rapporti con i distributori e le case di produzione, favorendo le relazioni tra cinema e scuola e tornando a fare delle sale un luogo in cui sognare liberamente”.

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