venerdì, Aprile 26, 2024

Da oggi in vigore il reddito di inclusione. Ecco cosa sapere

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«Da oggi in vigore il reddito di inclusione. Un primo passo importante. Contrasto alla povertà e incentivo all’inclusione sociale su tutto il territorio nazionale. La crescita economica aiuta i più deboli». Lo scrive su Twitter il premier Paolo Gentiloni.

Il reddito di inclusione è una misura rivolta a famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati. Avrà un tetto di 485 euro al mese e potrà essere percepito per al massimo 18 mesi. Vediamo quali sono i requisiti e come presentare la domanda per accedere al beneficio. Da oggi 1° di dicembre, sarà possibile fare richiesta per il Rei, Reddito di inclusione, una misura per contrastare la povertà e per venire incontro alle famiglie più deboli. Lo comunica una circolare Inps pubblicata una settimana fa. Il beneficio che in prima battuta riguarderà le famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati avrà un tetto di 485,40 euro al mese (5.824,80 l’anno). La misura, oltre a un beneficio economico, prevede un progetto personalizzato per la persona in situazione di bisogno. La misura sarà attiva dal 1° gennaio 2018 e potranno beneficiarne (per un massimo di 18 mesi), dopo averne fatto apposita domanda, i nuclei familiari che, al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, siano in possesso di specifici requisiti relativi la residenza ed il soggiorno, la composizione del nucleo familiare, nonché di ulteriori requisiti concernenti la condizione economica del nucleo familiare del richiedente.

Requisiti di residenza e di soggiorno

E’ rivolto a cittadini dell’Unione o suoi familiari che sia titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadini di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o apolide in possesso di analogo permesso o titolare di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria). Altro requisito, essere residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento di presentazione della domanda.

Requisiti familiari

Al momento della domanda il richiedente deve avere una delle seguenti condizioni:

  • presenza di un componente di età minore di anni 18;
  • presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore, ovvero di un suo tutore;
  • presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (in questo caso la documentazione medica attestante lo stato di gravidanza e data presunta del parto deve essere rilasciata da una struttura pubblica e allegata alla richiesta di beneficio, che può essere presentata non prima di quattro mesi della data presunta del parto);
  • presenza di almeno un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale intervenuta nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, ed abbia cessato, da almeno tre mesi, di beneficiare dell’intera prestazione per la disoccupazione, ovvero, nel caso in cui non abbia diritto di conseguire alcuna prestazione di disoccupazione per mancanza dei necessari requisiti, si trovi in stato di disoccupazione da almeno tre mesi. (Si considerano in stato di disoccupazione anche i lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponda ad un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 [rispettivamente, 8.000 e 4.800 euro]).

Bisogna precisare che il Rei non è compatibile con la fruizione contemporanea, da parte di qualsiasi componente del nucleo familiare, della NASpI o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.

Requisiti economici

Possono fare richiesta i nuclei con Isee inferiore ai 6.000 euro, Isre non superiore a 3.000 euro, aventi un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro e un valore del patrimonio mobiliare, non superiore a 6.000 euro, soglia che può salire di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000.

Come viene versato il Rei?

Lo strumento di accesso al beneficio sarà la carta Rei, sulla quale verrà caricato l’importo di cui beneficiare. Grazie a questa carta sarà possibile acquistare una serie di beni, utilizzabile anche come bancomat per prelevare fino alla metà dell’importo erogato mensilmente. Oltre al sostegno economico i beneficiari dovranno anche partecipare a un progetto di reinserimento sociale e nel mondo del lavoro.

E’ possibile fare domanda dal 1° dicembre 2017, ma sarà concesso a decorrere dal 1° gennaio 2018. Verrà dato per un periodo continuativo non superiore ai 18 mesi. Superato il limite di 18 mesi può essere rinnovato, per non più di 12 mesi, solo dopo che siano trascorsi sei mesi dalla data di cessazione del godimento della prestazione. Coloro che, alla data del 1° dicembre 2017, stanno ancora percependo il SIA potranno presentare immediatamente domanda di REI o decidere di presentarla al termine della percezione del SIA, senza che dalla scelta derivi alcun pregiudizio di carattere economico. La circolare INPS 22 novembre, n. 172 fornisce le prime istruzioni. La domanda di accesso alla prestazione potrà essere presentata dal 1° dicembre 2017, presso i comuni o altri punti di accesso identificati dagli stessi, utilizzando il modello allegato alla circolare. Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente deve essere in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità.

Per approfondire, la circolare Inps sul REI, Reddito di inclusione,  circolare INPS 22 novembre, n. 172 e REI, come accedere al beneficio.

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