martedì, Aprile 23, 2024

Mercato automobilistico, a Napoli e in Campania dati disastrosi

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L’emergenza Coronavirus ha causato flessioni record del 97% per il mercato automobilistico sia per il nuovo che per l’usato. Il Presidente dell’ACI Campania, Coppola: “urgono incentivi”.

Crolla il mercato automobilistico in Campania. Com’era logico prevedere, l’emergenza Coronavirus ha letteralmente messo in ginocchio il settore che ad aprile ha segnato flessioni record del 97% sia per il nuovo che per l’usato.

Secondo gli ultimi dati del bollettino statistico dell’ACI, AutoTrend, in Campania lo scorso mese sono stati registrati al PRA appena 683 passaggi di proprietà al netto delle minivolture (cioè i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), pari ad una flessione del  97,1% rispetto ad aprile 2019. Le province dove si è rilevata la maggiore contrazione delle compravendite sono state Caserta (-98,5% per un totale di 60 passaggi di proprietà) e Napoli (-98,3% pari ad un totale di 206 cambi di proprietà).

Altrettanto negativo è l’andamento del nuovo

In Campania lo scorso mese sono state annotate al Pubblico Registro Automobilistico dell’ACI solo 158 nuove vetture, il 97,3% in meno in confronto all’analogo mese dello scorso anno. In questo caso, Benevento risulta essere la provincia dove si è rilevata la diminuzione più elevata: ben 99,1% con appena 3 nuove auto registrate. A Napoli, invece, la flessione si è attestata al 97,4% per un totale di 70 nuove vetture acquistate.

In questo contesto, diminuisce anche il dato relativo alle automobili radiate dal PRA. In Campania ad aprile sono state tolte dalla circolazione 1.237 vetture, cioè il 95,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2019. Il dato più eclatante è quello di Caserta, con una contrazione pari al 102,1%.

A Napoli, invece, si è osservata la flessione più bassa (92,5%), con 734 auto rottamate.

Nel complesso, il mercato automobilistico nel primo quadrimestre dell’anno si è chiuso in netta perdita. In Campania, sono diminuite del 49,3% le prime iscrizioni, del 38,7% le compravendite di  seconda mano e del 33,4% le radiazioni. Pressoché analogo è stato l’andamento osservato a Napoli dall’inizio dell’anno: -49,1% per il nuovo; -39,3 per l’usato e -32,3% per le rottamazioni.

Ci troviamo di fronte ad una profonda crisi che investe un settore trainante per l’economia e l’occupazione, che, peraltro, garantisce allo Stato un gettito fiscale di 66,8 miliardi di euro all’anno, ha commentato il Presidente dell’ACI Campania Antonio Coppola.

Sono dati, però, che non sorprendono: gli effetti del lockdown per fronteggiare l’emergenza sanitaria erano prevedibili. Ciò che maggiormente preoccupa, adesso, è il dopo, tenuto conto che, allo stato, il veicolo più sicuro rispetto al rischio contagio è proprio l’automobile.

Un motivo in più, quindi, per sollecitare al Governo l’introduzione di adeguati incentivi volti a favorire il ricambio del parco circolante, mediante la rottamazione delle vetture più obsolete (ante Euro IV) ed il contestuale acquisto di quelle a minore impatto ambientale anche usate. Una misura che rilancerebbe da subito il settore, contribuendo  a diminuire l’inquinamento e ad aumentare la sicurezza sulle strade”.

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