Le statistiche confermano che il bullismo sul lavoro è un fenomeno in forte crescita. Ecco come riconoscerlo e alcuni consigli per difendersi.
Bullismo sul lavoro, è un fenomeno che riguarda tutti i settori lavorativi. Le denunce per mobbing sono aumentate e si evince dalle ultime statistiche diffuse. La donna purtroppo è più esposta e spesso non denuncia per paura di perdere il lavoro.
Ma in questo caso gli aspetti sono diversi perché la donna può subire anche abusi sessuali che se non corrisposti il datore di lavoro ti prende di mira e ti rende il lavoro più difficile. A questo punto molte donne che hanno bisogno di lavorare cedono alle avance dei superiori (molestie sessuali).
Questo fenomeno è sempre esistito e la denuncia non sempre tutela la vittima che nel frattempo viene allontanata dal posto di lavoro per poi affrontare un processo che rischia anche di perdere se non ha sufficienti prove. Insomma è un’arma a doppio taglio per cui molti lavoratori decidono di andare avanti e sopportare i soprusi. Il bullismo sul lavoro riduce la produttività delle aziende e ne impedisce uno sviluppo corretto, danneggiando la collettività.
Vediamo quali sono gli aspetti del mobbing
Il primo aspetto sono le violenze verbali con insulti continui ed immotivati. Ma anche le calunnie pronunciate con l’intenzione di screditare la reputazione e la credibilità della vittima di mobbing.
La violenza fisica raramente è presente, ma nel caso di bullismo sul lavoro, non si tratta quasi mai di atti rivolti alla persona.
È un fenomeno subdolo che non sempre è visibile a tutti ecco perché è più difficile denunciare. Normalmente i bulli possono danneggiare il computer, o sottrarre materiale utile per il corretto svolgimento dell’attività lavorativa.
Spesso le azioni di bullismo si svolgono anche all’esterno dell’azienda
Addirittura possono prendere di mira la macchina danneggiandola. L’emarginazione sociale è un altro aspetto riconducibile al bullismo sul lavoro: mancata comunicazione di informazioni importanti in ambito lavorativo e l’esclusione da riunioni. Questa è senza dubbio la forma di bullismo più difficile da dimostrare, che può in alcuni casi essere diretta anche alla vita personale del lavoratore.
Come tutelarsi dal bullismo sul lavoro?
Il lavoratore che subisce atti di bullismo deve mantenere un comportamento assertivo e rispettoso delle regole lavorative. E’ indispensabile documentare quanto avviene sul posto di lavoro, mantenendo la calma.
Si consiglia la perfetta conoscenza delle regole aziendali e del contratto lavorativo. Per evitare la discriminazione chiedere indicazioni ad un sindacato che dovrebbe essere uno strumento di tutela e difesa dei lavoratori.
Per le donne, quanto già detto sopra, è consigliabile denunciare subito in caso di molestie sessuali e atti di bullismo. Ma è necessario procurarsi sempre prove attendibili.