venerdì, Marzo 29, 2024

Benzina, nuovo aumento dei prezzi. Rischio stangata da 408 euro a famiglia

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Dopo i rialzi effettuati ieri da Eni, a causa dell’aumento del petrolio, oggi anche Ip, Italiana Petroli, Q8, Tamoil ritoccano il prezzo della benzina. 

Il rialzo del petrolio innesca un nuovo rialzo dei prezzi della benzina al distributore. Dopo i rialzi effettuati ieri da Eni, oggi a intervenire in salita sui prezzi raccomandati di benzina e diesel sono IP, Italiana Petroli, Q8 e Tamoil (+1 cent su entrambi i carburanti). In base all’elaborazione di Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,620 euro/litro, mantenendosi sui massimi dal 2015, quello del diesel e di 1,493 euro/litro. Il prezzo medio della benzina servito è tra 1,732 e 1,744 euro/litro. Il Gpl va da 0,632 a 0,657 euro/litro.

“Vi sono le condizioni per una aspettativa di aumento sensibile dei prezzi, nella media del mix tra i prodotti benzina e gasolio, nei prossimi quattro giorni, con scostamenti compresi in 1 centesimo al litro in più”. E’ la previsione contenuta nel bollettino settimanale dei gestori di impianti di distribuzione di Figisc e Anisa aderenti a Confcommercio.

Benzina: Codacons, rischio stangata 408 euro a famiglia

L’impennata dei prezzi dei carburanti rischia di determinare “una stangata” per le tasche dei consumatori italiani, e non solo per la maggiore spesa legata ai rifornimenti. Benzina, nuovo aumento dei prezzi. Rischio stangata da 408 euroLo denuncia oggi il Codacons, che lancia l’allarme sui rincari dei listini specie sulla spesa alimentare. “L’incremento dei prezzi di benzina e gasolio – si legge in una nota – determinerà un effetto domino con aumenti a cascata per una moltitudine di prodotti e servizi, comprese le bollette luce e gas. Il costo dei carburanti, infatti, incide fino allo 0,5% sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma, che rappresentano l’85% della spesa degli italiani, mentre le quotazioni del petrolio hanno effetti diretti sui prezzi dell’energia”.

Questo significa che “tra aumento dei costi di rifornimento e incremento dei listini al dettaglio per i prodotti trasportati, ogni famiglia italiana rischia di subire una stangata media da +408 euro su base annua, senza contare i possibili rialzi delle bollette luce e gas, che saranno decisi dall’Autorità di settore”. Per tale motivo l’associazione ribadisce la necessità di “intervenire sulla tassazione che oggi pesa in modo insostenibile sui prezzi dei carburanti attraverso accise inserite dai governi al solo scopo di utilizzare gli automobilisti come bancomat”.

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