giovedì, Aprile 18, 2024

Dormire bene ci aiuta a combattere la paura e lo stress

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L’incapacità di riuscire a dormire bene è un problema con cui hanno a che fare molte delle persone. Dormire bene riduce anche la paura? Ecco cosa emerge da un nuovo studio.

Dormire bene tiene alla larga anche la paura. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai membri della Rutgers University, secondo i quali buoni modelli di sonno sarebbero associati ad attività ridotte nelle regioni del cervello coinvolte nella sensazione di paura. I risultati dello studio, pubblicato su Journal of Neuroscience, suggeriscono che la qualità del sonno può ad esempio rappresentare un buon predittore della suscettibilità ai sintomi del disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Dormire poco (e male) aumenta la probabilità di manifestazione degli incubi ed è bene quindi andare a letto non a notte fonda cercando, prima di addormentarsi, di pensare a qualcosa di bello, spensierato e rilassante. Ricordate di consumare una cena leggera e di assumere una posizione comoda e rilassante. Gli incubi caratterizzano la vita di tutti gli esseri umani: a chi di noi non è mai capitato di svegliarsi bruscamente durante il sonno con la fronte sudata, il fiato corto ed una bruttissima sensazione di paura dentro di sé? Da bambini gli incubi sono molto frequenti ma anche negli adulti essi possono turbare il sonno e il benessere quotidiano.

Ecco cosa significa “dormire bene” secondo gli esperti

Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno monitorato il sonno di un campione di studenti per un periodo di una settimana, usando strumenti di controllo del sonno come la fascia che misura le onde cerebrali, un braccialetto che misura i movimenti del braccio e un registro del sonno. Gli studenti hanno quindi partecipato a un esperimento di neuroimaging, durante il quale hanno imparato ad associare un’immagine neutrale a una leggera scossa elettrica.

Secondo quanto emerso, gli studenti che avevano dormito meglio avrebbero mostrato una più debole modulazione di attività e connettività tra amigdala, ippocampo e corteccia prefrontale ventromediale durante la fase di esposizione alla paura. In sintesi, sembra dunque che dormire bene possa aiutare a sperimentare meno intensamente la sensazione della paura di fronte a un evento negativo.

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