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De Luca: “Pronti a chiudere tutto se la situazione dovesse peggiorare” (VIDEO)

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

De Luca fa il punto sul Covid 19 in Campania e invita al rispetto delle ordinanze: “Dati peggiori rispetto al periodo del lockdown”.

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto della situazione durante la consueta diretta Facebook del venerdì. Una diretta durata quasi un’ora, nel corso della quale il governatore ha analizzato la difficilissima situazione dei contagi attraverso vari dati: “La realtà -dice De Luca- vede la Campania come la regione più delicata ed esposta d’Italia. Fino a maggio, quando decidevamo noi per la Campania, vi era un percorso. Dopo l’apertura di tutto, si sono limate le barriere della mobilità fra regioni, aperte frontiere, ed è la Regione più esposta. I dati dell’ultima settimana: siamo passati dal 16 settembre a 186 casi, poi 195, 208, 158, 171, il 21 settembre 242 casi, martedì 156, il 23 248, oggi 253 con 7mila e oltre tamponi fatti e con una percentuale di positivi del 3,38%. E se non avessimo fatto controlli al ritorno dalle vacanze questi dati sarebbero raddoppiati”.

Il numero uno di Palazzo Santa Lucia afferma inoltre che “sono oltre 14mila i positivi complessivi in Campania, la previsione degli epidemiologi con la previsione per i prossimi 10 giorni (fino al 21 ottobre) c’è un incremento di 5mila contagi. Oggi abbiamo 371 persone ricoverate, 552 i posti letto per pazienti covid ma c’è una percentuale di asintomatici molto più grande rispetto a marzo questo però significa che abbiamo meno ricoveri in terapia intensiva ma un numero elevato di ricoveri ordinari. Complessivamente possiamo arrivare a 940 posti letto. Il dato a oggi è gestibile ma dobbiamo vedere tra dieci giorni quando avremo altri 5 mila contagi. Dobbiamo calcolare un 10% di ricoveri rispetto ai positivi, da qui a metà ottobre la situazione è delicata.

Coronavirus, il punto della situazione

🔴#CORONAVIRUS: facciamo il punto della situazione. Ecco gli ultimissimi aggiornamenti e, nel dettaglio, ciò che intendiamo fare per contenere i contagi in vista degli scenari possibili delle prossime settimane.Seguiteci:

Pubblicato da Regione Campania su Venerdì 25 settembre 2020

Se la situazione diventa drammatica troveremo altri posti letto rinviando gli interventi ordinariamente previsti. Per le terapie intensive abbiamo 25 ricoveri, 38 sono liberi ma nell’arco di 48/72 ore ne potremmo avere 500. Abbiamo fatto un lavoro straordinario, dal punto di vista delle terapie intensive siamo la regione che ha fatto lo sforzo più grande. L’obiettivo è arrivare a 900 entro l’anno. Si è alzata l’età dei pazienti. Abbiamo in isolamento domiciliare 4mila 761 persone. Il picco sarà tra fine ottobre e inizio novembre. Dobbiamo fare oggi uno sforzo straordinario di controllo del territorio, altrimenti ci saranno momenti molto difficili. Siamo stati i primi a procurarci i vaccini antiinfluenzali. Quest’anno bisogna partire con la campagna già dal primo ottobre. Rivolgetevi alle Asl per effettuare il vaccino”.

Dati nettamente superiori rispetto al periodo del lockdown: “Oscilliamo tra i 180/200 contagi, a fine marzo (il 25 marzo) avevamo 100 contagi giornalieri -prosegue- Oggi siamo a 200, il doppio. A marzo avevamo più ricoveri ordinari, 133 in terapia intensiva, oggi 38. Il 25 aprile i casi positivi oscillavano tra i 30/40, oggi 200. Ricoveri 608, terapie intensive 97, tre volte di oggi. 25 maggio 11710/15 contagi giornalieri. Più ricoveri e terapie intensive 30 ricoveri (come oggi). Ricordo questi dati per spiegarvi che oggi siamo nel pieno dell’ondata di ritorno dell’epidemia. Se abbiamo reso obbligatorie le mascherine, anche quando si va fuori casa è perché siamo in una situazione che dal punto di vista del numero dei contagiati è più pesante rispetto a marzo con il problema dell’apertura dell’anno scolastico”.

Motivo per cui non si escludono decisioni clamorose: “Ve lo dico fraternamente, le alternative sono drammaticamente semplici: o decidiamo di convivere con il covid fino al vaccino e rispettiamo regole rigidissime, o l’alternativa tra una settimana sarà la progressiva chiusura delle attività economiche, dei locali, dei bar. Non ci sono terze vie -tuona il governatore- Voglio vedere le mascherine sulla bocca non sul gomito. Se tra 3/4 giorni la situazione non cambia ma si aggrava, noi chiuderemo tutto. Se l’alternativa è passeggiare in allegria o avere i morti per strada non ci sono dubbi. Vi prego di fare questo piccolo sacrificio, altrimenti chiuderemo quante più attività economiche possibili. Abbiamo cominciato con la mascherina obbligatoria, la misurazione della temperatura. Ci sarà un periodo di 24 ore in cui la Polizia avrà tolleranza per chi non indossa la mascherina, poi partirà la multa di mille euro. Se non si cambia, passeremo ai locali della movida. Lo sapete, quando c’è da decidere -conclude De Luca- la Campania è la prima a farlo”.

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