venerdì, Aprile 19, 2024

Curia di Napoli, consegnato dossier su casi omosessualità sacerdoti

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Curia di Napoli: il dossier parla di festini in canonica che coinvolgerebbero sacerdoti, diocesani e appartenenti ad ordini religiosi di varie diocesi.

La Curia di Napoli ha ricevuto durante questa settimana un dossier, in cui vengono denunciati casi di omosessualità in alcune diocesi italiane. Lo riferisce la stessa Curia partenopea attraverso la seguente nota: “Nel corso di questa settimana –si legge nel comunicato- è stato consegnato alla Cancelleria della Curia Arcivescovile di Napoli un dossier di denuncia di casi di omosessualità nei quali sarebbero coinvolti sacerdoti, religiosi e seminaristi di alcune diocesi italiane. Il materiale –prosegue la nota- verrà opportunamente esaminato per essere trasmesso alle Diocesi interessate per le eventuali necessarie valutazioni”.Curia di Napoli, consegnato dossier su casi omosessualità sacerdoti Già nei giorni scorsi, il sito Gaynews.it aveva parlato dell’esistenza di un dossier di ben 1200 pagine, in cui sono presenti dettagli di una rete “hot” di preti gay, da Roma a Catania. Il sito aveva inoltre riferito che il dossier è stato realizzato da un giovane escort, che vive a Napoli e già noto alle cronache per avere svelato i presunti traffici di don Luca Morini (soprannominato don Euro, prete del quale si occupò anche Le Iene, programma televisivo di Italia 1). Nel maxi-documento, si parlerebbe di app per incontri e di festini omosessuali in canonica (anche con elargizione di denaro), che coinvolgerebbero una sessantina di persone, tra sacerdoti, diocesani e appartenenti ad ordini religiosi di varie diocesi. Secondo il sito Gaynews.it, per ognuno di questi preti ci sarebbe anche una scheda personale e una documentazione, con tanto di “screenshot” di conversioni attraverso smartphone. L’Arcidiocesi di Napoli ha avviato una verifica sui fatti, che potrebbe portare a provvedimenti per alcune delle persone coinvolte in questa brutta vicenda.

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