sabato, Aprile 20, 2024

Luigi Moio presenta il suo libro “Il Respiro del Vino”

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Presentato presso il Centro Congressi dell’Università di Napoli Federico II in Via Partenope, il libro “Il Respiro del Vino” di Luigi Moio, professore ordinario di Scienza e Cultura Enologica all’Università degli Studi di Napoli che da più di vent’anni si occupa degli aspetti sensoriali, biochimici e tecnologici dell’aroma del vino.

È autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali ed esperto scientifico per il ministero delle Politiche agricole. Dal 2015 è presidente della commissione di enologia dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) con sede a Parigi ed è moio2accademico dei Georgofili e dell’Accademia italiana della vite e del vino. Il suo libro si intitola “Il Respiro del Vino”, appena edito da Mondadori. Il suo viaggio affascinante alla scoperta di quella sfera invisibile del vino che sono i suoi profumi. Ha moderato l’incontro Manuela Piancastelli, giornalista professionista, per vent’anni al Mattino, scrittrice enogastronomica stregata dal vino. Presenti il Prof. Guido Trombetti, già Rettore della Federico II, il Prof. Arturo De Vivo Prorettore della Federico II, i giornalisti Antonio Corbo e Luciano Pignataro. Hanno introdotto il Prof. Matteo Lorito Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II e Sandra Furlan della Mondadori. Interessanti gli interventi del Prof. Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università di Napoli Federico II. “ Respiro del Vino” nasce da vent’anni di ricerche e studi sulle molecole aromatiche del Vino che creano le sensazioni olfattive. Ha registrato tutte le sue esperienze fatte nel tempo, nel corso degli anni, una specie di moio6biblioteca originale, come una memoria olfattiva. Molecole che hanno nomi difficili a pronunciare, sono molecole chimiche. Per poter esprimere con parole comprensibili che cosa sentiamo, dobbiamo ricorrere a delle similitudini, usando i nomi di fiori, di frutta o di cibo che meglio rappresentano quel tipo di profumo, di aroma e di odore. Il Respiro del Vino come un movimento di profumi dell’analisi sensoriale dei diversi sentori o meglio l’insieme delle sensazioni percepite contemporaneamente. E’ un libro complesso arricchito di nozioni però chiare e semplici, costruito con il suo linguaggio da docente, lo stesso che utilizza con i suoi allievi. E’ fatto d’illustrazioni originali, aneddoti curiosi e tantissimi disegni, tutti in bianco e nero, senza mai tralasciare il rigore dell’approccio scientifico. Un libro con intensa capacità divulgativa ricco di essenze, leggerlo è come partecipare ad un suo corso. L’Editrice ha molto seguito il percorso del suo scrittore. Lei stessa affascinata dalla profondità della tematiche, ha gradito la nascita di un libro costruito per piacere al pubblico. Un libro corale dove è moio9presente anche il supporto familiare, come una narrazione autobiografica. E’ stato complicato creare qualcosa di semplice, coniugare le competenze scientifiche e la capacità di comunicare per trasferire agli altri le sue conoscenze. I disegni sono i veri protagonisti del suo viaggio sensoriale come un corredo fotografico che si traduce in chiare immagini. Usa il disegno come se usasse una lavagna verso i suoi allievi. Gioca con gli atomi e con le molecole, come amici dei suoi faticosi studi, e durante le lezioni e seminari universitari quando inizia a parlare del profumo del vino, l’ attenzione del pubblico è straordinaria e gli allievi rimangono incantati. Diventa tutto come una magia. Dice Il Professore: “Il Vino ha un profumo coinvolgente, al quale è impossibile opporre resistenza, che anticipa tutto ciò che si sente in bocca subito dopo avere avvicinato il bicchiere alle labbra. Di quel profumo che forse è l’aspetto sensoriale più straordinario del vino, perché è anche il linguaggio della sua composizione, della sua storia, delle sue tradizioni, dei territori in cui nasce e dei microclimi che ne accarezzano i giorni. Il vino è la sintesi sorprendente dei profumi di tutto ciò che ci circonda, perché ha nella sua natura più profonda le tracce della terra, dei fiori, dei frutti, delle spezie, del mare, della montagna, del vento, della luce e di tante altre cose che nobilmente rappresenta.”

Dott.ssa Patrizia Zinno

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