giovedì, Aprile 25, 2024

Parco Archeologico di Ercolano: Il Ministro Dario Franceschini inaugura la “Casa del Bicentenario”

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Riaperta questa mattina nel Parco Archeologico di Ercolano, dopo un lungo e difficile restauro, la Casa del Bicentenario, alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini.

Dopo più di 30 anni dunque apre al pubblico il ‘Cantiere open’ della Casa del Bicentenario. Ai visitatori, infatti, si sono finalmente aperte le porte della preziosa e antichissima dimora dell’età augustea, che permetteranno di entrare in alcuni ambienti di un gioiello di vita domestica antica, situata nel settore settentrionale dell’ Insula V, nonché laboratorio di conservazione per il futuro.Parco Archeologico di Ercolano: Il Ministro Dario Franceschini inaugura la "Casa del Bicentenario"

Il delicato e prezioso progetto è stato condotto congiuntamente dal Parco Archeologico di Ercolano, con il Parco Archeologico di Pompei, l’Herculaneum Conservation Project e con il Getty Conservation Institute.

Numerose le personalità intervenute questa mattina per l’importante evento qui di seguito elencate: il Direttore Generale del Grande Progetto Pompei, Mauro Cipolletta; il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna; il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano; il Sindaco del Comune di Ercolano, Ciro Buonajuto; il Presidente dell’Istituto Packard Beni Culturali, Michele Barbieri; il Responsabile dell’Herculaneum Conservation Project, Jane Thompson; e per il Getty Conservation Institute, conservatore restauratore Leslie Rainer.

Significativa inoltre la presenza dell’on. Ministro per i Beni e le attività Culturali e per il Turismo, DARIO FRANCESCHINI, che ha dichiarato: La preziosa collaborazione tra pubblico e privato che da un ventennio opera a Ercolano ha portato un altro frutto: la riapertura al pubblico dopo 36 anni della Casa del Bicentenario. Si tratta di un risultato importante, che ha il merito di coniugare studio, restauro e fruizione di un monumento straordinario, caduto in stato di abbandono alla fine del XX secolo e ora nuovamente accessibile ai visitatori.Parco Archeologico di Ercolano: Il Ministro Dario Franceschini inaugura la "Casa del Bicentenario"

 La guida illustra ai visitatori la lunga storia che dallo scavo del sito tra il 1937 e il 1939 porta ai nostri giorni, restituendo il clima di fervore e entusiasmo che accompagnava le prime scoperte, l’interesse cresciuto intorno alla Casa del Bicentenario, le vicende successive che portarono alla sua chiusura e l’entusiasmo con cui oggi si è lavorato al suo recupero.

La cura scientifica che contraddistingue l’opera condotta a Ercolano rappresenta un modello e deve costituire motivo di orgoglio per tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto.Parco Archeologico di Ercolano: Il Ministro Dario Franceschini inaugura la "Casa del Bicentenario"

Cittadini e turisti potranno così tornare ad ammirare una delle case più interessanti del sito, godere dei suoi ricchi ambienti e stupirsi di fronte ai sontuosi affreschi del tablino. Questa di oggi è senza dubbio una data significativa per molti motivi, che forse vale la pena di raccontare.

Infatti, ai più probabilmente questa data suggerisce solamente che si riapre al pubblico una delle più importanti domus dell’antica Ercolano finora portata alla luce, una delle otto che hanno restituito preziose tavolette di legno per la scrittura, ma anche papiri che si sono rivelati importanti documenti per ricostruire le attività giuridico personali, dell’epoca.

In realtà la celebrazione di questa data in cui 300 anni fa vennero avviati gli scavi di Ercolano antica serve a richiamare molte altre storie e, in qualche modo, anche a guardare insieme alla nostra futura comune storia.

La Casa del Bicentenario si trova nel centro dell’antica Ercolano, affacciata sulla strada principale a pochi passi dal Foro e dal teatro. Lo scavo, avvenuto negli anni tra il 1937 e il 1939 sotto la guida dell’instancabile e attento Amedeo Maiuri, mise in luce questa importante domus sviluppata su tre piani (una caratteristica tipica di questi scavi, qui ad Ercolano) ed estesa per una superficie complessiva di circa 600 mq.

La scoperta della casa, che deve il suo nome ai festeggiamenti collegati all’anniversario dell’avvio degli scavi della città antica di Herculaneum, finì per attirare l’attenzione del mondo intero, ed ancora oggi è il centro vitale ed esclusivo di questi preziosissimi scavi.Parco Archeologico di Ercolano: Il Ministro Dario Franceschini inaugura la "Casa del Bicentenario"

Oggi se è riaperta una casa che non è ancora completamente restaurata, anche per mostrare le numerose e difficili attività che servono a restituirla alla visita e per invitarle a fare parte di un delicato processo che normalmente è gestito solo da specialisti. Questa Casa, purtroppo chiusa al pubblico dal 1983 a causa di dissesti di ordine strutturale, riapre grazie all’importante tappa della programmazione congiunta tra Packard Humanities Institute, e il nuovo Parco Archeologico di Ercolano. 

Studi, ricerche e interventi di conservazione e manutenzione si sono susseguiti negli ultimi dieci anni all’interno di una strategia complessiva che ha l’obiettivo del restauro totale dell’intero edificio senza rinunziare alla fruizione, anzi, cogliendo l’opportunità per realizzare un laboratorio all’aperto in cui coinvolgere il pubblico.

Oggi, aprendo le porte della domus, non si ritrova solo la meraviglia di riscoprire ambienti e decorazioni celati al pubblico dal 1983, ma anche una modalità diversa di comprendere il processo di tutela, interagendo con gli specialisti e vedendo gli sforzi in atto per recuperare quanto, salvato una prima volta, rischiava di andare nuovamente perduto.

Questo cantiere, appena terminato, ha consentito di concludere una importante fase di lavori portata avanti ‘a tappe’ dal 2010, per “mettere in asciutto” la casa, sostituendo tutte le coperture che si erano degradate e che non garantivano più l’allontanamento delle acque meteoriche, e mettendo in sicurezza le superfici decorate, per la prima volta da trent’anni al riparo dal degrado attivo.

Le modalità tecniche sono state studiate per rispondere anche al rischio sismico, alle esigenze di durabilità, di compatibilità con l’antico, ma soprattutto nell’ottica, avviata dall’archeologo Maiuri, di una fruizione quanto più possibile estesa, di una archeologia pubblica.

A tal proposito, il Direttore del Parco Francesco Sirano,  dichiara quanto segue: inserita all’interno della programmazione congiunta pluriennale di cui è responsabile per la Fondazione Packard l’architetto Jane Thompson, è stata affidata alla straordinaria equipe di professionisti dell’Herculaneum Conservation Project, coordinati dall’architetto capogruppo Paola Matilde Pesaresi, affiancata da Annunziata Laino per gli aspetti di restauro e da Giovanni Vercelli per gli aspetti strutturali. In una ideale staffetta hanno diretto i lavori l’architetto Annamaria Mauro del Parco Archeologico di Pompei e l’architetto Angela Di Lillo del Parco Archeologico di Ercolano.

In questo contesto assume particolare pregio anche il progetto pilota del Getty Conservation Institute per lo studio e la conservazione delle superfici decorate nel tablino della Casa del Bicentenario, capitanato da Leslie Rainer. Si tratta di una rete virtuosa di soggetti internazionali di alto valore scientifico che il Parco coltiva come base imprescindibile per la qualità della propria azione.

Il “Cantiere open” della Casa del Bicentenario sarà aperto stabilmente al pubblico del Parco a partire dal 24 ottobre 2019, testimoniando lo sforzo difficile e produttivo che ha portato a tale prestigioso traguardo, uno dei siti archeologici più belli e importanti al mondo, senza dubbio, uno dei più antichi e preziosi.

 L’aumento vertiginoso del numero dei visitatori (che in questi giorni hanno raggiunto il mezzo milione) non è per il Parco un traguardo ma parte del processo di affermazione e condivisione dell’identità di questo straordinario patrimonio dell’umanità. In ordine cronologico le ultime due iniziative da tutto esaurito sono il Teatro Antico e la Mostra SplendOri.

Il lusso negli ornamenti ad Ercolano. L’accessibilità al Teatro Antico è stata ampliata grazie ad un finanziamento del Piano di Valorizzazione MiBACT. Dal 5 ottobre 2019 per un periodo sperimentale il teatro sotterraneo dell’antica Herculaneum è visitabile il sabato e la domenica con un biglietto integrato che ad un prezzo molto conveniente comprende la visita al Teatro e al Parco.

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