giovedì, Aprile 18, 2024

L’Associazione Alessandro Scarlatti festeggia i primi 100 anni di musica ininterrotta

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Per i primi 100 anni di musica ininterrotta, l’Associazione Alessandro Scarlatti festeggia questo ambito primato proponendo una serie di concerti straordinari, confermando il suo forte impegno per la cultura e la musica, con uno spirito ancora più forte

Conferenza stampa straordinaria, dunque, per un traguardo tanto ambito quanto difficile quello raggiunto dall’Associazione Alessandro Scarlatti, nel suo primo incredibile centenario di attività artistica e musicale, ininterrotta fino ai nostri giorni. Un caso probabilmente unico, nella sua eccezionalità che rende Napoli e al cultura un prestigioso traguardo raggiunto.

Ente morale dal 1948, l’Associazione Alessandro Scarlatti fu fondata nel 1918 (il primo concerto fu realizzato nel 1919), con la finalità di far conoscere la musica antica italiana, che in quel periodo andava incontro ad un vero e proprio revival. I fondatori della Scarlatti non furono però soltanto musicisti come Emilia Gubitosi (più tardi affiancata da Franco Michele Napolitano) o Giovanni Tebaldini, ma anche illustri scrittori come Salvatore Di Giacomo e persone di cultura come Maria De Sanna.

L'Associazione Alessandro Scarlatti festeggia i primi 100 anni di musica ininterrotta

La Manifestazione inaugurale dell’epoca fu la prima esecuzione moderna di un oratorio di Emilio de’ Cavalieri dal titolo significativo La Rappresentazione di Anima et di Corpo avvenuta l’8 aprile 1919 nell’enorme chiesa di San Paolo Maggiore.

L’idea poi di dare all’associazione il nome del grande compositore palermitano era venuta proprio da Salvatore Di Giacomo, amico di Emilia Gubitosi, come racconta egli stesso, in uno scritto introduttivo alla pubblicazione di tutti i programmi di sala di quegli anni, poiché lo stesso Di Giacomo in quel periodo era immerso negli studi di questo immenso musicista palermitano, naturalizzato napoletano, che darà alla luce il geniale e talentoso, Domenico.

A cento anni dalla sua fondazione l’Associazione Alessandro Scarlatti rappresenta senza dubbio un pilastro della vita musicale napoletana, poiché in questo lungo e difficile periodo essa ha formato intere generazioni all’ascolto attento e serio della musica, inventando anche geniali soluzioni organizzative come le Settimane di Musica d’Insieme o addirittura creando vere e proprie compagini orchestrali, come l’indimenticabile orchestra Alessandro Scarlatti, fondata nel 1949 all’interno delle attività dell’Associazione, e dal novembre del 1956 entrò a far parte dei complessi stabili della Radiotelevisione italiana, impegnandosi, oltre che nella stagione sinfonica pubblica, (e poi vergognosamente soppressa), anche nel meraviglioso e “didattico” Luglio musicale a Capodimonte, così come nell’Autunno musicale napoletano.

100 ANNI DI MUSICA ININTERROTTA

Le iniziative pianificate per celebrare il centenario dell’Associazione si possono sintetizzare in una serie di concerti di grande livello artistico attraverso le tre principali linee programmatiche che caratterizzano da sempre l’attività dell’istituzione, e cioè, la musica da camera, la musica antica e la musica sacra.

Ma vediamo in dettaglio le celebrazioni per questi primi 100 anni di musica, ininterrotta.

Domenica 7 aprile 2019 nella basilica di San Paolo Maggiore alle ore 20.30, proprio nel giorno e nel luogo dove si realizzò il primo concerto della sua storia, la Associazione Alessandro Scarlatti con il sostegno di Scabec, realizzerà il concerto celebrativo dei 100 anni dalla fondazione.

L’Ensemble Odhecaton, diretto da Paolo da Col, offrirà un programma che ruota proprio attorno ai cardini sui quali incominciò il cammino dell’Associazione Scarlatti e cioè il repertorio polifonico del XVI secolo, con una forte presenza di compositori di area napoletana come Gesualdo da Venosa e Scipione Stella ma anche quella di musicisti come Orlando Di lasso che furono profondamente influenzati dalla musica popolare napoletana (le villanelle), nonché poi un riferimento alle grandi scuole romana (Pierluigi da Palestina), fiamminga (Jacques Arcadelt, Giaches de Vert) e veneziana (Giovanni e Andrea Gabrieli). 

Insomma un viaggio affascinante, in bilico tra musica sacra e profana, in mezzo ai cangianti stili del Rinascimento europeo sarà il degno saluto, l’appassionato omaggio ai cento anni della più antica associazione musicale del Mezzogiorno.

LA MUSICA D’INSIEME

Di seguito verrà ripreso un discorso interrotto, infatti, tra il 24 e il 28 aprile l’Associazione Alessandro Scarlatti riproporrà la formula della Musica d’Insieme a Villa Pignatelli con una caratteristica completamente rinnovata. Riprendendo uno dei principi fondanti delle primissime edizioni, quello che prevedeva l’accostamento nello stesso brano musicale di giovani allievi  accanto a solisti di fama mondiale, l’Associazione propone di costruire un progetto intorno tre giovani quartetti che fanno parte della” Rete Dimore del Quartetto”.

L’idea è di affiancare ai giovani quartetti sia musicisti di livello internazionale che  interpreti napoletani e campani che realizzeranno, nelle prove aperte al pubblico, nello spirito delle Settimane di Musica d’Insieme, progetti musicali pensati per l’occasione. Il progetto immaginato vede la presenza, come musicista leader, del grande violoncellista Giovanni Sollima, il quale si alternerà con tre giovani quartetti nel corso della settimana e con alcuni cameristi di grande livello.

I quartetti scelti sono il Quartetto Adorno,  il Quartetto Mitja e il Quartetto Esmè ( formato da giovani interpreti coreane che vivono a Berlino, terranno anche un concerto nel Castello dei Conti di Acerra sostenuto dal Comune di Acerra come azione di decentramento in linea con la storia della musica d’insieme)  cui si aggiungeranno nel corso delle 6 giornate di prove aperte gratuitamente al pubblico e ai 3 concerti serali i violisti Francesco Solombrino e Simone Gramaglia (violista del Quartetto di Cremona e anche responsabile artistico del progetto “Le Dimore del Quartetto” ) e il pianista Costantino Catena. Non a caso, Giovanni Sollima è certamente la personalità giusta per riprendere un discorso interrotto come quello delle Settimane di Musica d’Insieme, che tanta importanza ha avuto nella vita musicale napoletana e nazionale.

Giovanni Sollima, oltre a essere un vero virtuoso del violoncello è anche un compositore fuori dal comune, che grazie all’empatia che instaura con lo strumento ha costruito un linguaggio personale che mescola con efficacia tutte le epoche, dal barocco al “metal”. 

Le Settimane di Musica d’Insieme, svoltesi tra il 1971 e il 1982, sono state una delle iniziative di maggiore successo nell’ambito della organizzazione musicale a livello nazionale, infatti, nel corso di esse, solisti italiani e stranieri, con la guida di Salvatore Accardo e Gianni Eminente, si riunivano per studiare, concertare ed eseguire “musica d’insieme” dei più svariati autori e dal più inconsueto organico strumentale.

Ne derivò uno straordinario interesse da parte del pubblico, soprattutto giovanile, che cominciò ad acquisire nuova familiarità con pagine di musica da camera ritenute “difficili” o dimenticate. Infatti, il pubblico era ammesso anche alle prove, che si svolgevano nelle ore diurne.

359 CANDELINE PER ALESSANDRO SCARLATTI

L’attenzione costante dell’Associazione Scarlatti per la musica antica, che è stata elemento trainante, nelle intenzioni dei fondatori Emilia Gubitosi e Franco Michele Napolitano, dello slancio iniziale che ha portato alla fondazione dell’Associazione stessa.

In questo senso acquista particolare rilievo il concerto celebrativo del 359° compleanno di Alessandro Scarlatti realizzato dalla Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, che si terrà giovedì 2 maggio alle ore 20.30 al Museo Diocesano di Donnaregina Nuova.

In programma Concerti grossi di Alessandro Scarlatti, che l’Accademia Bizantina ha registrato per la etichetta Arts, e  due Concerti grossi after Domenico Scarlatti  di Charles Avison,  autore settecentesco che in queste composizioni trasfigurò alcuni temi  delle Sonate di Scarlatti, a testimonianza della stima da subito tributata al figlio di Alessandro a Londra.

SCARLATTILAB BAROCCO

Alessandro Stradella, uno dei più importanti oltre che inquieti musicisti del Seicento, entrò in contatto dopo il 1670 con la corte romana di Cristina di Svezia, componendo per la sovrana composizioni di rilevante importanza storica (che comprendevano tra l’altro le prime indicazioni di alternanza tra “concerto grosso” e “concertino”).

La deposta regina di Svezia si era autoconfinata in un esilio dorato a Roma ottenendo mezzi economici e grande libertà dalla curia papale e giunse perfino ad aprire un teatro d’opera pubblico in una città in cui l’opera era sempre stata osteggiata dai papi.

Il progetto dello ScarlattiLab Barocco che si terrà Giovedì 9 maggio nella Cappella della SS. Trinità dei Pellegrini alle ore 18.30 si presenta come un vero e proprio  spettacolo curato da Dinko Fabris, con la voce narrante di un’attrice di grande personalità ed esperienza , Elisabetta Piccolomini, ripercorre sulla base di testi autentici (lettere e l’autobiografia della sovrana) il rapporto con Stradella che portò alla creazione dell’unico testo per musica scritto dalla regina, lo scenario della serenata scenica “La forza delle stelle” o “Il Damone”, che verrà eseguito dai giovani musicisti dello ScarlattiLab guidati da Antonio Florio.

RECITAL ACCARDO/CAMPANELLA

Infine, a chiusura della rassegna, avremo un evento davvero unico e prestigioso martedì 14 maggio alle ore 20.30 al Teatro Mercadante in collaborazione con l’Ente Teatro Stabile di Napoli, con il recital di due grandi e napoletani interpreti di livello internazionale come Salvatore Accardo e Michele Campanella, due grandi nomi altisonanti, due fantastici musicisti, due eccellenti personalità della cultura. 

Altrettanto memorabile sarà il programma che verrà eseguito, con la Sonata di Franck e la Sonata n. 7 in la maggiore di Beethoven. Il concerto intende celebrare l’attività di due musicisti che sono stati tra i protagonisti della storia recente dell’Associazione Scarlatti, attraverso una presenza costante nelle stagioni concertistiche, regalando ai fortunati presenti memorabili concerti intrisi di quell’arte virtuosistica che soli pochi grandi nomi riescono ad offrire, e a trasmettere in modo così convincente.

LA MOSTRA

La Scabec nell’ambito delle iniziative volute dalla Regione Campania per le Celebrazioni del Centenario dell’Associazione Scarlatti produce e promuove una mostra documentale e d’archivio che si inaugurerà a Villa Pignatelli il prossimo autunno.

La mostra è un viaggio multimediale che parte dal 1919 e racconta attraverso l’Associazione Scarlatti  la storia e i personaggi che hanno animato la vita culturale di Napoli dal primo dopoguerra ad oggi. Un percorso in cui la musica è non solo elemento artistico ma anche strumento di crescita sociale e che accomuna l’Associazione Scarlatti alle attività che la Scabec fa da anni attraverso il progetto “Canta, suona e cammina” e la formazione musicale di oltre trecento ragazzi.

Il progetto della mostra è a cura di Francesca Maciocia, ideato da Aldo Di Russo con la consulenza storica di Guido Panico e Titti Marrone,  con la consulenza musicologica di Tommaso Rossi e Daniela Tortora e gli allestimenti di Nicola Rubertelli. Con il supporto dell’Archivio fotografico Parisio, del Museo MAV di Ercolano,  dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dell’Archivio della Fondazione Franco Michele Napolitano, dell’Archivio dell’ENEL (Fondo Cenzato).

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