venerdì, Aprile 19, 2024

Il Ministro Franceschini alla presentazione della rassegna “Pompeii Theatrum Mundi”

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Giuseppe Giorgio
Giuseppe Giorgio
Caporedattore, giornalista professionista, cura la pagina degli spettacoli e di enogastronomia

Dario Franceschini, alla presentazione della seconda edizione della rassegna di drammaturgia antica “Pompeii Theatrum Mundi” che si terrà dal prossimo 21 giugno al Teatro Grande degli Scavi di Pompei. 

E’ stata l’austera sala dei ministri del Mibact di Roma ed il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, in persona, ad accogliere la presentazione della seconda edizione della rassegna di drammaturgia antica “Pompeii Theatrum Mundi” che si terrà dal prossimo 21 giugno al Teatro Grande degli Scavi di Pompei.  “Sei mesi di anticipo per annunciare un evento baciato dal successo della prima edizione – coma ha spiegato il direttore dello Stabile di Napoli Luca De Fusco – che seppure possono sembrare tanti, sono necessari per favorire attraverso il lavoro degli operatori del settore, il grande flusso di turismo internazionale”. E sempre durante la conferenza stampa per quella che si annuncia una kermesse artistica capace di fare girare il marchio di Pompei e dello Stabile di Napoli per il mondo, ad aprire gli interventi  è stato il presidente dello Stabile di Napoli- Teatro Nazionale, Filippo Patroni Griffi, che si è soffermato sul momento difficile attraversato dal Mercadante. “Dopo il sequestro- ha detto Patroni Griffi- ed i problemi di finanziamento che richiedono attenzione da parte di tutti, continuiamo a garantire una qualità di programmazione, così come accadrà a Pompei, nel segno di una Napoli e di un teatro dal forte carattere identitario”.  Subito dopo è stata la volta di Franceschini, “E’ piacevole – ha detto il ministro – collaborare con lo Stabile di Napoli ed i partner di un evento che già nella sua prima edizione ha portato nel Teatro degli Scavi di Pompei circa 12 mila spettatori con un’alta percentuale di giovani. E’  interessante osservare le potenzialità di un luogo che rappresenta l’Italia nel mondo. Oggi sono sempre più i commenti positivi che mi giungono per i luoghi di cultura ed archeologici vicino alle iniziative di alta qualità come Pompeii Theatrum Mundi. Occorre valorizzare il patrimonio straordinario rappresentato dai teatri di pietra. Grazie ad un lavoro di collaborazione e alla creazione di progetti, bisogna rivalutare il circuito dei teatri antichi a nostra disposizione con spettacoli di altissimo livello di cui  la rassegna di Pompei sembra essere modello”. Presente anche il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, lo stesso ha parlato di una Pompei sempre contemporanea capace di parlare la stessa lingua del Teatro Stabile. “Ospitando i miti classici rivisitati da autori contemporanei- ha detto il professore Osanna-  la Pompei dissepolta dimostra quanto il mito sia sempre presente nella nostra psiche, confermandosi  come un luogo passato che ispira il presente. La rassegna che vede i miti fare i conti con le esigenze contemporanee, ha una grande funzione di educazione al classico ed alla cultura”. A ribadire le valenze della rassegna e ad anticipare gli spettacoli della prossima edizione, infine, è stato lo stesso direttore dello Stabile di Napoli- Teatro Nazionale. “Puntando al tutto esaurito in maniera totale rispetto al quasi tutto esaurito della scorsa edizione, procurato da una non compresa ‘Antigone’ in francese – ha detto Luca De Fusco- la rassegna di quest’anno arriverà in un momento notoriamente difficile. Tuttavia devo dire che tra i sette teatri nazionali, la Regione Campania è quella che investe di più degli altri sei. Ecco perchè siamo costretti al meccanismo dei grandi numeri e subordinati alla ricerca perenne di finanziamenti, nonostante abbiamo notevolmente aumentato l’offerta di lavoro ed il numero degli spettatori. Ad ogni modo, dal prossimo mese di giugno, la Rassegna di Pompei, debutterà con ‘Salomé’ di Oscar Wilde con la mia regia e vedrà in scena Eros Pagni, Gaia Aprea e Anita Bartolucci. Un lavoro perfetto per il Teatro Grande di Pompei, essendo ambientato in epoca romana e non greca come la maggior parte dei testi che rappresentiamo”. Ancora- ha continuato il direttore De Fusco- ‘Pompeii Theatri Mundi’, potrà beneficiare, dal 5 luglio, di un’ occasione fortunata come quella della messinscena dell’ ‘Oedipus’ diretta da Robert Wilson,  sostenuta dal direttore dell’Olimpico di Vicenza, da Conversazioni 2018 e da Change  Performing Arts, che hanno indentificato nel Teatro Grande di Pompei un palcoscenico ideale. Un’anteprima mondiale, dunque, che vedrà in scena nel ruolo di Edipo, ovvero in quello del narratore, un grande ‘vecchio’ attore napoletano di cui non posso fare ancora il nome fiinchè non ci sarà la stretta di mano con il regista Wilson.  Ancora, grazie a sinergie e cooproduzioni, spazio  anche alla danza contemporanea dal 12 luglio con i coreografi Emio Grego e Pieter C. Scholten del Ballet National de Marseille (Francia) con lo spettacolo ‘Medea in Varietà’, tratto da Euripide, Sofocle ed altri greci. Infine, come ultimo spettacolo della rassegna, dal 19 luglio, l’’Eracle’ di Euripide nella visione della regista palermitana Emma Dante, che arriverà  a Pompei dopo il debutto al Festival del Teatro Greco di Siracusa”.

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