sabato, Aprile 20, 2024

Comune di Napoli, petizione per l’educazione civica a scuola

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Educazione civica: il Comune di Napoli ha lanciato una raccolta firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare.

Il Comune di Napoli aderisce all’iniziativa per far tornare nelle scuole italiane una materia importante: l’educazione civica. Palazzo San Giacomo sta infatti raccogliendo firme per poi presentare al Parlamento la proposta di legge d’iniziativa popolare per l’inserimento dell’educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado.

L’educazione civica fu introdotta a scuola nel 1958, quando era affidata per due ore al mese al docente di storia. Questa proposta di legge chiede di elevarla a disciplina autonoma con un’ora settimanale in tutte le classi e con la valutazione dell’apprendimento, affinchè sia dunque messa sullo stesso piano delle altre materie. L’obiettivo è quello di rafforzare il senso delle regole di convivenza, il valore della partecipazione, la cognizione dei diritti e dei doveri del cittadino, con uno studio approfondito della Costituzione:Comune di Napoli, petizione per l'educazione civica a scuolaTante scuole fanno progetti sul bene comune, sulla legalità e sulla Costituzione, ma sono eccezioni. È quindi importante -ha dichiarato Alessandra Clemente, assessora ai Giovani- che l’educazione civica torni ad essere regola”.

Le fa eco Annamaria Palmieri, assessora all’Istruzione: “La storia della scuola italiana -ha dichiarato Palmieri – ha scelto di mettere questa materia in una posizione marginale, senza mai investirvi seriamente e in contrasto con quanto dice l’Europa, visto che tre le 8 competenze-chiave di cittadinanza viene inserita l’educazione alla cittadinanza”.

Sarà possibile sottoscrivere la petizione fino al 5 gennaio 2019 in tutte le 10 Municipalità partenopee e a Palazzo San Giacomo, così come anche le associazioni possono organizzare punti di raccolta firme. Si può consultare l’elenco completo dei punti di raccolta firme sul sito del Comune.

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