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Andrea Jelardi, “Annibale Ruccello- Una vita troppo breve. Una vita per il teatro” per la collana Serie Oro della Kairòs Edizioni

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ruccello-copertin-a-libro-fotoNapoli– A trent’anni dalla prematura scomparsa, il Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo, per tutta la giornata, al Teatro Nuovo di Napoli, dalle ore 12.00 alle ore 24.00 ricorderà il drammaturgo stabiese, con una maratona,, intitolata, “Ruccello per noi” a cura del presidente dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro, Giulio Baffi. Ed è proprio in seno all’interessante iniziativa, ricca di prestigiosi ospiti e vive testimonianze che, alle ore 16.00 circa, sarà presentato il libro di Andrea Jelardi, “Annibale Ruccello- Una vita troppo breve. Una vita per il teatro” con la prefazione di Isa Danieli. Si tratta del primo volume della nuova collana di Teatro- Serie Oro della Kairòs Edizioni ideata e diretta dalla giornalista e scrittrice, Anita Curci. In maniera organica, tra storie già note o ancora inedite, il libro rievoca Annibale Ruccello attraverso la sua vita brevissima e le tappe della sua carriera di autore, attore, regista e antropologo, svoltasi in poco più di un decennio ma in un periodo storicamente e culturalmente critico – a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta – quando tuttavia a Napoli prese forma una nuova drammaturgia e iniziò un’ulteriore “rinascita napoletana”. La sua biografia si intreccia con l’analisi dettagliata delle non poche opere poi diventate veri e propri capisaldi del teatro contemporaneo, nonché con le testimonianze dei primi critici che ne apprezzarono il talento e i meriti, in gran parte, però, riconosciutogli solo postumi e nell’arco dei trent’anni ormai trascorsi dalla scomparsa. Nato a Castellammare di Stabia nel 1956, Ruccello, scrisse la sua prima commedia appena diciassettenne, rivelandosi uno dei più attivi e rilevanti innovatori del teatro partenopeo dove – nei controversi anni Settanta e Ottanta – traspose sulla scena i frutti dei suoi studi universitari di antropologia perfezionati alla scuola di Roberto De Simone. L’autore del libro, Andrea Jelardi (Campobasso 1974) appartenente a famiglia sannita, ha compiuto a Napoli gli studi classici e universitari laureandosi in Conservazione dei Beni Culturali, Facoltà ove svolge attività didattica alla cattedra di Storia della città e del territorio (1998-2003) e di Storia del viaggio e del turismo (dal 2003). Ha iniziato l’attività giornalistica nel 1994 iscrivendosi poi all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e collaborando a varie testate e riviste. Dal 1998 ad oggi ha pubblicato oltre venti volumi.                                                                                                                                  GIU.GIO.

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