venerdì, Marzo 29, 2024

Ufficio Inps di Napoli chiuso, tensione all’esterno: “Non ce la facciamo più”

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Momenti di forte tensione quelli vissuti davanti all’ufficio Inps di Napoli in via Cervantes, dove una ventina di persone ha protestato per la chiusura della struttura.

Momenti di tensione ieri mattina a Napoli dinanzi all’ufficio Inps di via Cervantes dove una ventina di persone – recatesi lì per chiedere chiarimenti sulle nuove misure di sostegno in tema di Coronavirus – hanno trovato l’ufficio chiuso. In poco tempo la tensione è salita e qualcuno ha dato in escandescenze. E’ dovuta intervenire la polizia per sedare gli animi.

“Il call center non risponde o rinvia la risposta a qualunque quesito a tempi indefiniti – lo sfogo di una mamma – mi hanno detto di richiamare tra venti giorni, ma i miei figli devono mangiare oggi non tra venti giorni. Cosa aspettate, che facciamo cose strane? E’ da mercoledì che chiamo il call center senza avere risposta e ora l’ufficio chiuso. Non ce la facciamo più”.

Come riferito da Pasquale Tridico, presidente dell’Istituto della Previdenza Sociale, da lunedì 30 marzo, però, non serve recarsi presso le sedi INPS, ma è sufficiente un PIN da ottenere direttamente sul sito INPS, che richiederà un messaggio di conferma sul telefono.

Il sostegno al reddito dei lavoratori autonomi e professionisti, iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, danneggiati dall’emergenza coronavirus, è costituito da un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro. Il decreto del governo stabilisce che questo importo sarà riconosciuto ai lavoratori che abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35mila euro; ai lavoratori che, sempre nell’anno di imposta 2018, abbiano percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, sempre a causa del virus Covid-19. Le domande per l’ottenimento dell’indennità possono essere presentate da professionisti e lavoratori autonomi presso gli enti di previdenza ai quali sono iscritti.

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