giovedì, Marzo 28, 2024

La Doria, licenziato un sindacalista per un commento critico su Facebook

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Raffaele Francesco D'Antonio
Raffaele Francesco D'Antoniohttps://www.2anews.it
Laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Federico II nel 2017. Nel 2018 si iscrive alla Magistrale di Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica.

La Doria, licenziato un sindacalista per un commento critico su Facebook contro l’azienda. Previsto sciopero per il 16 novembre.

La Doria, licenziato un sindacalista per un commento critico su Facebook

La Doria ha licenziato un sindacalista per un commento su Facebook. Michele Gaglione, ex rsu Flai Cgil dello stabilimento La Doria di Acerra, aveva commentato un post di un amico che si chiedeva che fine avrebbero fatto lui e i suoi colleghi dopo il trasferimento.

Infatti lo scorso 30 settembre lo stabilimento di Acerra è stato dismesso e i suoi 70 dipendenti erano stati trasferiti. La lettera di trasferimento, che ha portato i lavoratori nelle altre sedi salernitane di Angri, Sarno e Fisciano, è stata pubblicata da uno dei trasferiti.

Proprio sotto a quel post Michele Gaglione ha pubblicato il suo commento, critico, nei confronti dell’azienda.

La Doria ha deciso di operare il massimo provvedimento disciplinare, licenziando Michele. Pronta la risposta dei sindacati.

La Doria, licenziato un sindacalista per un commento critico su Facebook

Preso atto del commento, La Doria ha deciso di operare massimo provvedimento disciplinare nei confronti di Michele.

Il licenziamento però non è passato inosservato, con i sindacati pronti a rispondere e lo stato di agitazione di tutti i dipendenti.

Infatti tutte le rsu salernitane si sono riunite oggi, concordando per uno sciopero per il 16 novembre. Inoltre per la prossima settimana sono anche previste delle assemblee informative.

Giuseppe Carotenuto, segretario regionale campano della Flai Cgil, ha cosi commentato: “Per noi questo licenziamento va configurato come un’azione antisindacale, in quanto Michele è stato impegnato in prima persona in difesa dello stabilimento di Acerra.

Se passa l’idea che basta un cavillo per procedere al licenziamento noi non siamo d’accordo. Auspichiamo quindi un confronto con l’azienda, con la quale ci sono state sempre buone relazioni sindacali, e si trovi una soluzione a questa vicenda, con il ritiro del massimo provvedimento disciplinare”

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