giovedì, Marzo 28, 2024

Evasione nel settore delle sigarette elettroniche: chiusa una fabbrica clandestina

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: la Gdf ha sequestrato liquidi da svapo e tabacco grezzo per fabbricare sigarette elettroniche. Sottratti all’Erario 200mila euro.

Maxi evasione fiscale nel settore delle sigarette elettroniche scoperta a Napoli dalla Guardia di Finanza. Migliaia di boccette di prodotti liquidi da svapo ottenute con mix potenzialmente nocivi a base di nicotina, non dichiarata sulle etichette dei flaconi preconfezionati, sono state sequestrate in un laboratorio a Napoli, edificio isolato sulla collina degli Astroni.

A produrre i liquidi erano operai e personale senza nessuna qualifica né contratto di lavoro. Oltre ai prodotti per le sigarette elettroniche, destinate secondo gli investigatori a rifornire il mercato europeo, la Gdf ha scoperto in un locale occultato oltre un quintale di tabacco di provenienza estera utile al confezionamento dei liquidi.Evasione nel settore delle sigarette elettroniche: chiusa una fabbrica clandestina Gli improvvisati chimici avevano a disposizione per la produzione dei pericolosi mix fai da te, oltre che nicotina pura, 700 litri di liquidi da inalazione contenenti nicotina in taniche del tutto prive di etichetta distinguibili solo da un numero scritto a mano con un pennarello e 17000 flaconi già pronti a essere immessi sul mercato “nero”.

Ai militari giunti sul posto i titolari del laboratorio occulto, uno dei quali segnalato alla autorità giudiziaria, hanno dichiarato di aver inoltrato regolare richiesta per le licenze di produzione, cosa in effetti avvenuta, come appurato dagli investigatori, pochi minuti dopo l’irruzione della Guardia di Finanza. Il valore al dettaglio del materiale sequestrato si aggira sui 650mila euro, mentre risultano sottratti all’erario 200mila euro tra imposta di consumo e accisa.

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