Emergenza Coronavirus: i commercianti che hanno chiuso i loro negozi possono chiedere la sospensione del fitto del locale. Aidacon ha costituito una task force: tutti i recapiti.
L’emergenza Coronavirus ha portato alla chiusura di numerosi negozi. Quasi tutti i gestori che hanno in affitto i locali sono alle prese con il problema del canone da corrispondere ai proprietari. Tuttavia, i commercianti possono chiedere la sospensione del fitto.
In molti si sono rivolti all’Aidacon Consumatori, associazione presieduta da Carlo Claps e che in questi giorni ha costituito una task force proprio su questo tema: “In linea di principio -dichiara Claps a “Il Mattino”- il fitto deve sempre essere pagato dal conduttore, ad eccezione del caso in cui l’immobile sia materialmente inutilizzabile, cioè quando il conduttore pur avendo la disponibilità dell’immobile locato non può godere dello stesso per esercitare la propria attività. La dichiarazione di pandemia ha costretto il Governo a emettere dei provvedimenti d’urgenza che hanno, nella maggior parte dei casi, reso impossibile l’utilizzo di moltissimi locali commerciali. In questa situazione causata da un evento straordinario e imprevedibile e vista la sopravvenuta impossibilità di utilizzazione il bene locato, per una causa a lui non imputabile, il conduttore, che momentaneamente non può più perseguire lo scopo oggetto del contratto, può chiedere al locatore la temporanea sospensione del pagamento dei canoni di affitto, per il periodo in cui le limitazioni imposte dal Governo saranno in vigore, oltre al rimborso della parte di canone non goduto”.
Per usufruire della sospensione, bisogna “inviare al locatore una formale richiesta di sospensione del canone di locazione, per tutto il tempo in cui saranno in vigore le limitazioni -prosegue Claps- Naturalmente, il proprietario dell’immobile a sua volta potrebbe agire per difendere i propri diritti ma difficilmente gli saranno riconosciuti: il nostro consiglio, in un momento così particolare ed eccezionale è quello di raggiungere degli accordi o anche dei patti di solidarietà, che possano contemperare gli interessi di entrambe le parti, come ad esempio, stabilire per il canone di locazione, una somma inferiore, forfettaria, per tutto il periodo dell’emergenza.
Va segnalata -conclude Claps- l’importante possibilità concessa dal Governo col decreto Cura Italia, che riconosce ai commercianti un credito di imposta: è stato istituito per il mese di marzo un credito di imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione col modello F24, pari al 60% dell’ammontare del canone di locazione purché relativo agli immobili rientranti nella categoria C1”.
Sospensione fitto dei locali: i recapiti Aidacon per richiedere tutela legale
- Tel. 081663182;
- E – Mail: info@aidacon.it;
- https://www.facebook.com/aidacon.consumatori/;
- Skype: @aidaconconsumatori.