sabato, Aprile 20, 2024

Coronavirus, l’ottimismo di Le Foche: “Torneremo presto alla vita di sempre”

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Coronavirus: a Domenica In, l’immunologo del Policlinico Umberto I di Roma, Francesco Le Foche, ha dichiarato che “il virus tende ad autospegnersi, torneremo presto alla vita di sempre”.

Ieri pomeriggio su Rai 1, nel corso di Domenica In (trasmissione condotta da Mara Venier), è intervenuto Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico Umberto I di Roma, con il quale la conduttrice ha fatto il punto sulla situazione del Coronavirus in Italia.

Le sue dichiarazioni sono improntate all’ottimismo: “Le persone che hanno necessità di terapie intensive sono diminuite, quindi la situazione è in miglioramento -afferma l’immunologo- Nei luoghi di eccellenza, come la Lombardia e il Piemonte, il sistema sanitario nazionale è stato molto stressato, nelle altre regioni meno, ma ora per fortuna si è decompresso. Il Lazio ha tenuto bene, posso parlare del Policlinico Umberto I, avendo più aree siamo riusciti a dividere bene i casi Covid e quelli che non lo erano, ma in generale il sistema sanitario italiano si è dimostrato essere un’eccellenza”.

In merito alla riapertura, Le Foche ipotizza che possa avvenire diversamente Regione per Regione: “Dobbiamo essere sicuri che la chiusura abbia avuto i suoi effetti. Si sono decompressi gli ospedali, quindi ora siamo più in grado di aiutare le persone -prosegue Le Foche- Abbiamo l’opportunità di trattare bene le persone, ma questo va fatto sul territorio perché ci dà l’opportunità di riaprire in sicurezza. Questo andrà unito a telemedicina e app”.Coronavirus, l’ottimismo di Le Foche: “Torneremo presto alla vita di sempre” Parlando dei test sierologici, l’immunologo spiega: “Ci sono due tipi di test, uno rapido, tipo quello di gravidanza che in 15 minuti ci dà il risultato. Questo valuta se il paziente è venuto a contatto con il virus e se ora ne è immune. I test hanno un limite, perché possono rilevare vari tipi di ecg e quindi non sono attendibili e vanno associati al tampone. Questo test potrebbe essere utilizzato come screening di massa”.

Mara Venier gli chiede come sarà la vita quando tutto si riaprirà: “Il virus tende ad autospegnersi, come la Sars, come una morte programmata. Non voglio dare false illusioni, ma i Coronavirus hanno fasi pandemiche e poi queste si riducono. Quindi -afferma con ottimismo- secondo me la vita sarà come prima, magari non subito, ma si tornerà a una vita normale”.

Infine, sul vaccino, l’immunologo afferma che “ci vorranno ancora 10 mesi o un anno per averlo. Quello che abbiamo imparato ci aiuterà a stringere al massimo questo virus e permetterci che faccia in modo a non fare del male alla popolazione. Nonostante non abbia avuto una mortalità altissima, la sua diffusione massiccia ha creato uno stress molto forte a tutti i sistemi nazionali del mondo. Ma il futuro sarà più roseo di quello che pensiamo. Ci sono delle terapie, è una malattia infiammatoria, ritengo che ogni polmonite se lasciata a se stessa porterebbe un paziente in rianimazione, se viene trattata subito, nessuno o pochissime persone andrebbero in rianimazione”.

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