venerdì, Marzo 29, 2024

Concerto di Natale diretto da Juraj Valcuha

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Juraj Valčuha torna sul podio del San Carlo per il Concerto di Natale con il soprano Maria Agresta, in una serata di beneficenza a sostegno del Pranzo, per i senza tetto e per le persone bisognose

Mercoledì 20 dicembre alle ore 18 per la Stagione Sinfonica 2017-18, Juraj Valčuha dirigerà l’Orchestra del San Carlo e la celebre solista internazionale, la salernitana Maria Agresta, nel Concerto di Natale. Il programma seguirà un percorso ideale tra arie, ouverture e interludi dal repertorio operistico italiano della fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, dai “veristi” della Giovane Scuola andando a ritroso con l’ultimo Verdi. Il Concerto di Natale è una serata di beneficenza a sostegno del “Pranzo di Natale” in favore dei senzatetto e delle persone meno fortunate che il Teatro ha organizzato con la Fondazione Its Bact di Vico Equense nella medesima giornata. Di ritorno sul podio del Massimo napoletano dopo il successo dell’inaugurazione e delle successive repliche con “La fanciulla del West” di Puccini, il direttore musicale del San Carlo affronterà in questo appuntamento sei brani strumentali: la sinfonia de “Le Maschere” di Pietro Mascagni dalle chiare ascendenze rossiniane, gli intermezzi di grande forza sentimentale dei titoli di Giacomo Puccini “Suor Angelica” e “Manon Lescaut”, quello dalla delicata orchestrazione di “Fedora” di Umberto Giordano e quello dal carattere più rapido e grottesco del “Segreto di Susanna” di Ermanno Wolf-Ferrari, e infine il celeberrimo interludio di “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni ripreso in molta cinematografia. Maria Agresta, finora al San Carlo nel 2012 in “Bohéme” e nel 2013 nel “Requiem” di Verdi, darà voce a tre donne pucciniane, Liù da “Turandot” con la commovente supplica “Signore, ascolta!”, Mimì da “La Bohème” con il lirismo di “Si, mi chiamano Mimì” e ancora Cio-Cio-San da “Madama Butterfly” con “Un bel dì vedremo” sintesi del suo destino votato all’attesa. Nel finale canterà la grande parte della Desdemona dell’“Otello” verdiano con “La canzone del salice” e “Ave Maria”. Tutte arie molto note che allieteranno il pubblico del massimo napoletano che ormai è entrato in perfetta sintonia con questo giovane e brillante direttore slovacco dopo, e non solo, il successo del suo ultimo lavoro, come è già stato accennato precedentemente, che lo ha proiettato ormai verso una lunga e splendente carriera artistica. 

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