Per mettere a regime il sistema, il Comune di Napoli ha avviato una mega-riforma della gestione amministrativa delle multe. Una parte, in precedenza assegnata all’Area Legale della Polizia Locale, è stata affidata al nuovo Servizio Sanzioni Amministrative, all’interno della Direzione Servizi Finanziari.
Il bando da 9,9 milioni di euro è stato aggiudicato a giugno all’Rti Finmeccanica Spa e Soes Spa, che gestirà attraverso un software avveniristico tutto il sistema: dalla presa in carico dei verbali, all’abbinamento della targa del veicolo al proprietario, dall’imbustamento all’affrancatura, fino alla notifica e all’incasso del bollettino.
Una sorta di tablet con fotocamera, in grado, ad esempio, di sapere in tempo reale, semplicemente inquadrando il veicolo, se è in regola o meno con l’RcAuto. In caso di irregolarità, la multa scatta in automatico e viene inviata subito al super-cervellone.
Tutt’oggi le percentuali di riscossione del Comune restano drammaticamente basse. Nel bilancio di previsione appena approvato, il Comune prevede di incassare dalle sanzioni stradali 87 milioni di euro.
Soldi che dovrebbero essere destinati a potenziare i servizi pubblici, migliorare la sicurezza stradale e gli equipaggiamenti della Polizia Locale, e che invece, in gran parte, non arriveranno mai nella casse di palazzo San Giacomo tendono a crollare del tutto negli anni successivi alla notifica del verbale e della cartella esattoriale.
I napoletani che pagano la multa a 3 giorni dall’elevazione sono pochissimi. Quasi tutti fanno ricorso, anche se non dovuto, e il Comune è costretto ad iscrivere a ruolo le somme contestate. In pratica, la palla passa, alla fine, nelle mani di Equitalia.
Articolo pubblicato il: 30 Agosto 2016 14:51