La commissione Sport, presieduta da Carmine Sgambati, ha avviato un confronto sulla attuale situazione degli impianti sportivi ristrutturati per le Universiadi 2019. È stata la volta oggi della piscina Scandone, ristrutturata con un finanziamento di 5 milioni di euro e oggi uno degli impianti più moderni d’Italia. Sono intervenuti l’assessore allo Sport Ciro Borriello e la dirigente del Servizio Grandi Impianti Sportivi Gerarda Vaccaro.
Realizzare a Napoli il primo centro federale di nuoto per il Mezzogiorno d’Italia. Così l’assessore allo Sport Ciro Borriello ha illustrato il progetto attuale per la stipula, con la Federazione Italiana Nuoto, di un accordo di cogestione della piscina Scandone e delle altre strutture realizzate con i fondi della Legge 219 del 1981. Per la piscina Scandone in particolare, si tratta di un’opportunità importante per il rilancio di una struttura che oggi è assolutamente all’avanguardia in Italia, e che tuttavia pone problemi di disponibilità di personale e di costi di gestione. L’accordo con la FIN, ha concluso l’assessore, non solo consentirebbe risolvere queste criticità ma creerebbe le condizioni per la nascita in città di un centro di eccellenza per discipline come il nuoto e la pallanuoto.
Pur non essendo tecnicamente un atto che richiede il passaggio in Consiglio comunale, sia il presidente Sgambati che il consigliere Vincenzo Moretto (Misto – Lega Salvini Napoli) hanno evidenziato l’opportunità politica di un confronto in Consiglio comunale sul documento; un punto, questo, condiviso anche dall’assessore Borrelli. Moretto in particolare ha chiesto ulteriori approfondimenti sulle strutture del Palastadera e della piscina Monfalcone, e su questo – ha concluso Sgambati – la Commissione tornerà a riunirsi prossimamente.
Articolo pubblicato il: 5 Marzo 2021 16:29