giovedì, Aprile 25, 2024

Cava de’ Tirreni, costrinse al suicidio il titolare di un bar con usura: 51enne arrestato

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Usura a Cava de’ Tirreni: arrestato 51enne membro del clan Bisogno che si era fatto intestare l’attività commerciale dalla vittima.

Un 51enne affiliato al clan Bisogno, attivo a Cava de’ Tirreni, è stato arrestato. L’uomo aveva costretto il titolare di un bar, poi suicidatosi, a cedergli la propria attività non potendo onorare un prestito ad usura.

Arrestato su disposizione della DDA al termine delle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Salerno, Gennaro Ferrara dovrà rispondere di estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, erogazione di finanziamenti non autorizzata e trasferimento fraudolento di beni e di valori.

Le indagini dei militari sono partite nel 2019 dall’ acquisizione da parte della famiglia Ferrara di un bar in via XXV luglio, annesso ad un distributore di carburante, il cui proprietario si era suicidato il 28 luglio 2015 a causa dei forti debiti contratti.

Da Ferrara, il titolare del bar aveva ottenuto un prestito a condizioni usurarie, che si era poi trasformata in un’estorsione. La proprietà del locale era passata a Ferrara, con un contratto che per lui prevedeva l’attribuzione degli utili per l’80%, mentre i rischi di impresa ed i debiti restavano a carico del proprietario.

Successivamente, il titolare aveva firmato una scrittura privata che prevedeva il passaggio della attività commerciale a Ferrara in cambio del versamento di 250 euro al mese che sarebbe cessato alla morte di uno dei firmatari della scrittura privata. Pochi mesi dopo il titolare del bar si era tolto la vita.

I Carabinieri hanno sequestrato alla famiglia Ferrara 90 mila e 500 euro anche per equivalente, il bar-pasticceria e tabaccheria annesso al distributore di benzina in via XXV luglio, e le quote di due società.

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