venerdì, Aprile 19, 2024

Caso Sma, vertice in Procura per stabilire strategia e competenze

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Forze dell’ordine e magistratura si sono seduti attorno a un tavolo in Prefettura per discutere il piano d’azione e le prossime mosse per il caso Sma Campania.

“Meno gare pubbliche, maggiore ricorso alla trattativa diretta, alla convocazione di gruppi imprenditoriali con cui trattare la quota -i n termini economici – per ogni tonnellata rimossa dai depuratori della Campania”. E’ cosi’ che un articolo pubblicato sull’edizione odierna de Il Mattino, descrive e sintetizza il caso Sma Campania. Per il quale ieri in tarda mattinata c’e’ stata una riunione straordinaria in Prefettura a Napoli.

Un “vertice tra pm e forze di polizia giudiziaria, al quale hanno preso parte il comandante regionale della guardia di finanza Fabrizio Carrarini, il comandante provinciale Gianluigi D’Alfonso e il comandante della nucleo di polizia economico finanziaria Giovanni Salerno. Seduti attorno allo stesso tavolo, anche Alessandro Giuliano, capo del servizio centrale operativo della Polizia, oltre al capo della squadra mobile di Napoli, il primo dirigente Luigi Rinella. Un summit in piena regola, sotto il coordinamento del procuratore Gianni Melillo e del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, per definire strategia e priorità investigative”.

Non si tratta di un solo filone d’indagini, ma, indubbiamente, quello principale resta quello degli appalti. Caso Sma, vertice in Procura per stabilire strategia e competenzeProprio per questo, come si legge, sarebbe stata data una delega ad hoc ai militari della Guardia di Finanza. Mentre la questione Fanpage resta ancora di competenza della polizia. Con le circa 900 ore di girato grazie all’azione sotto copertura dell’x boss pentito Nunzio Perrella. Consentendo di identificare gli intermediari per la definizione degli accordi corruttivi. Anche se, come precisa l’articolo a firma di Leandro Del Gaudio, “il problema principale resta sempre lo stesso: quale veste giuridica dare al materiale raccolto da Perrella, di fronte a una finzione che difficilmente può costituire la base di un processo”.

Altro filone d’indagini e’ quello legato ad alcuni imprenditori del Vomero, “che avrebbero provato ad interfacciarsi con dirigenti o impiegati della Regione, nel tentativo di costruire un accordo con il consigliere regionale Luciano Passariello, nei panni di politico di riferimento per la Sma”. A cominciare dall’appalto per il servizio di smaltimento di fanghi D1. L’obiettivo della cordata di uomini d’affari sarebbe stato quello di avere “un accordo sotto banco per concordare il prezzo della gara prima ancora che venisse bandita, che avrebbe visto protagonisti alcuni esponenti della pubblica amministrazione”.

Particolare attenzione, in questa vicenda, su Andrea Basile, “indicato come boss del Vomero per conto del clan Cimmino”, ma anche su Giovanni Caruson, “mediatore delle richieste estorsive avanzate dal clan Cimmino sull’appalto sbloccato dalla Sma Campania”. Insomma una vicenda molto complicata, per la quale da ieri e’ stato stabilito un primo piano d’attacco.

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