sabato, Ottobre 12, 2024

Camorra, maxi blitz contro le “nuove leve” del clan Lo Russo: 24 arresti

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: una maxi operazione del Comando Provinciale Carabinieri e del Centro Operativo DIA ha portato a 24 arresti tra le “nuove leve” del clan Lo Russo.

Dalle prime ore del mattino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e personale del Centro Operativo DIA di Napoli stanno eseguendo 24 misure cautelari, emesse su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a carico di altrettanti affiliati al gruppo camorristico denominato “abbasc Miano”, costola del clan Lo Russo, operante nei quartieri cittadini di Miano, Marianella, Piscinola e Don Guanella.

Agli arrestati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, estorsione e usura. Gli investigatori hanno focalizzato l’attenzione sulle giovani leve del clan che, dopo gli arresti e i pentimenti di esponenti di vertice del clan Lo Russo, hanno assunto il controllo della zona.Camorra, maxi blitz contro le “nuove leve” del clan Lo Russo: 24 arresti Controllo garantito anche dai solidi legami con affiliati detenuti da cui, nonostante lo stato di detenzione, hanno continuato a ricevere consigli e direttive grazie ai contatti mantenuti dai familiari che hanno consentito ai reclusi di partecipare alla vita del clan impartendo direttive sulle attività illecite da compiere.

Come riportato da “Il Mattino”, l’assenza dei vertici aveva indotto alcune “seconde leve” del vecchio clan dei “Capitoni” a tentare la conquista della leadership criminale nel quartiere. Ci avevano provato in un primo momento i Cifrone, subito però scalzati da un “cartello” criminale composto da giovani e giovanissimi pronti a tutto, tanto da compiere anche agguati e raid sanguinari e arrivando persino a dar fuoco ad un’abitazione nella quale vivevano alcuni familiari dei Cifrone.

In questo contesto si è consumato anche il primo delitto di Camorra a Napoli del 2020, ovvero l’uccisione del 44enne pluripregiudicato Stefano Bocchetti in un circolo ricreativo di via Valente (sempre nel quartiere Miano).

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