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Calcio Napoli, ultras rifiutano maglia di Callejon: la vuole il piccolo Vincenzo

Josè Maria Callejon: sta facendo il giro del web il video in cui un bimbo chiede la maglia che gli ultras hanno rifiutato ieri a Frosinone.

Clamoroso quanto accaduto ieri a Callejon in quel di Frosinone, dove il Calcio Napoli ha brillantemente vinto per 2-0 rafforzando il secondo posto in campionato e la qualificazione alla prossima Champions League.

Al fischio finale, i calciatori azzurri sono andati sotto il settore ospiti per regalare le loro maglie ai tifosi, tra i quali c’erano alcuni ultras, che in tutta risposta intonavano il coro di contestazione “Meritiamo di più” e, soprattutto, hanno rispedito al mittente la maglia di Josè Maria Callejon.

Un gesto sconcertante, verso un calciatore che da sei anni è sempre presente in campo, a tal punto da festeggiare ieri le 300 presenze in azzurro. “Calleti”, punto fermo per Benitez, Sarri e Ancelotti, non ha fatto una piega e ha amaramente raccolto la maglia, prendendo la strada degli spogliatoi tra lo sconcerto di altri leader come Mertens e Koulibaly e l’incredulità palesata in sala stampa anche da Carlo Ancelotti. Un gesto, quello degli ultras, assolutamente deprecabile, che arriva a poche ore dagli striscioni esposti in città, in cui veniva contestato per l’ennesima volta il patron azzurro Aurelio De Laurentiis, “colpevole” però soltanto di aver portato in 15 anni quello che era diventato “un pezzo di carta” a livelli altissimi, conquistando tre trofei, qualificazioni in Europa per 10 anni di fila e sfiorando due volte lo scudetto (con gli azzurri battuti solo da una stratosferica Juventus).

Il rifiuto della maglia di Callejon, ieri capitano per l’assenza di Insigne, rappresenta inoltre quanto di più lontano possa esserci dalla purezza del tifo. Quella purezza che appartiene soprattutto ai bambini, come ad esempio il piccolo Vincenzo, il cui video (pubblicato dalla pagina Facebook “Non Provate a Fermarci, NOI SIAMO IL NAPOLI!!!!”) è subito diventato virale sul web.

L’innocenza delle parole di questo bambino riportano la maggior parte dei tifosi azzurri a riconciliarsi con il calcio e l’amore per la propria maglia: “Ciao Josè, mi chiamo Vincenzo e vivo a Ravenna – si presenta il piccolo, che indossa la tuta del Napoli –. La potresti regalare a me la tua maglia? Ciao! Un bacio e un cuore”.

Parole più potenti di qualsiasi striscione o coro o di contestazione, che riflettono come specialmente nei più piccoli l’amore per la maglia sia più forte di tutto. Con la speranza per cui un motto che in passato caratterizzava tutto il tifo azzurro, “Al di là del risultato”, possa di nuovo tornare ad essere dominante su tutti gli assurdi fatti di queste ore.

Articolo pubblicato il: 29 Aprile 2019 17:09

Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.