venerdì, Marzo 29, 2024

Calcio Napoli: mercato da 6 ma con questi “chiari di Luna” meglio accontentarsi

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Gianmarco Giugliano
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Gianmarco Giugliano, cura la pagina dello sport calcio di 2ANews, laureato in Giurisprudenza, scrittore e giornalista.

Covid, crisi dell’intero sistema calcio, bilancio in rosso ed anche di molto per il secondo anno consecutivo, le parole di De Laurentiis all’inizio del mercato: il calcio è cambiato ed il Calcio Napoli si adegua

 

Come giudicare questo mercato del Calcio Napoli?

Da dove partire –prima cosa- per dare un giudizio? Dalle esigenze societarie? Dalle esigenze tecniche? Dalla crisi del calcio iniziata da anni e resa terrificante dal Covid?

Partirei dalle parole di Aurelio De Laurentiis a Luglio. Alla domanda di un tifoso che chiedeva: “Presidente, chi compriamo?”, ADL ha risposto: “Chi vendiamo, non chi compriamo…”.

Il Presidente aveva già spiegato, qualche giorno prima, la “filosofia” del Calcio Napoli per questa sessione considerando, e questo non è un dato secondario, che per il secondo anno consecutivo, gli azzurri non arrivano in Champions con un danno di almeno cento milioni e soprattutto la necessità di riportare il monte ingaggi ad una voce sostenibile in bilancio.

Con i soldi della Champions, il Calcio Napoli avrebbe sicuramente acquistato il centrocampista ed avrebbe preso un terzino (semmai in prestito) lasciando che il resto dei soldi coprissero le perdite.

Invece fuori per fine contratto Hysaj, Maksimovic e Bakajoko per fine prestito e dentro Anguissa (in prestito), Juan Jesus (a parametro zero e contratto di un milione per un anno).

La “rosa” del Calcio Napoli, quest’anno, però viene alimentata da Ounas, funambolo algerino che sta crescendo in maniera esponenziale oltre che da un Lobotka tirato a lucido e ritrovato; senza dimenticare che Osimhen e Mertens, lo scorso anno, sono mancati per oltre la metà delle partite in calendario.

Nessuna cessione: questo è ciò che aveva chiesto Spalletti e proprio per questo Aurelio De Laurentiis lascia la “patata bollente” in mano al tecnico. Perché parlo di “patata bollente”? Perché se il Calcio Napoli non dovesse riuscire a centrale la qualificazione Champions, allora ci sarebbe davvero e senza alcun dubbio una rivoluzione: con ogni probabilità andrebbero via per fine contratto Insigne, Fabian Ruiz, Mertens, Ospina e Ghoulam oltre che Juan Jesus e Anguilla che hanno un solo anno di contratto con buona pace della “tecnica” e ottimi risultati per il monte ingaggi. Senza soldi Champions questi calciatori sarebbero sostituiti dai vari Gaetano, Zedadka, Folorunsho e Contini. Non vi aspettate nulla di più: in quel caso si dovrà salvare la società dal disastro finanziario e pensare solo ad eventuali prestiti.

De Laurentiis con questo ennesimo sacrificio sul bilancio gioca la sua ultima carta: o la va o la spacca e la carta da giocare la lascia tutta nelle mani di Spalletti che, come detto, è stato accontentato nella sua richiesta di lasciare la rosa inalterata, tranne quella del terzino. Nulla cambierà, invece, sulla necessità di abbassare il monte ingaggio che è arrivato a superare l’asticella che la società può permettersi. Non saranno gli introiti dello stadio o lo sponsor Amazon sulla manica a “salvare” il bilancio.

Volendo parlare del lato tecnico non si può prescindere dal cambio della guida tecnica che ha portato, sicuramente, molta più esperienza e capacità di gestire il gruppo mentre nel rettangolo di gioco i calciatori sono praticamente gli stessi che hanno realizzato 43 punti nel girone di ritorno nello scorso campionato. Anguissa al posto di Bakajoko; Juan Jesus al posto di Maksimovic e Malcuit al posto di Hysaj.

Gli avversari del Calcio Napoli hanno perso i loro calciatori più importanti: Lukaku (capocannoniere dell’Inter) Ronaldo (capocannoniere della Juventus e della serie A) Donnarumma (salvatore della patria Milan in molte partite) pure riuscendo a sostituirli in maniera “creativa”.

Lazio, Roma, Atalanta e Fiorentina, sulla carta sembrerebbero le squadre che si sono più rinforzate. Se questa previsione è giusta il campionato di Serie A subirebbe un livellamento incredibile che potrebbe portare ad una stagione bellissima e molto combattuta tra ritorni eccellenti in panchina (Sarri, Spalletti, Mourinho, Allegri) e sogni che diventano necessità se si pensa ai disastri economici dei bilanci della Serie A.

Conclusione: “rosa” praticamente invariata, panchina rafforzata sia tatticamente con Spalletti che tecnicamente con Ounas, monte ingaggi diminuito di 15 milioni: sufficienza piena, niente di più, niente di meno…

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