venerdì, Marzo 29, 2024

Bruno Canino, il celebre pianista al Conservatorio di Benevento

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Bruno Canino, il celebre pianista “da camera”, come ama ironicamente definirsi, ha animato due giorni di lezione con i suoi preziosi consigli ai fortunati allievi del Conservatorio Statale di Musica – Nicola Sala – di Benevento.

di Carlo Farina – L’esperienza, l’ironia e la voglia sempre crescente di fare musica ad altissimo livello, dunque, al servizio degli allievi del Conservatorio di Benevento, che hanno avuto la fortuna di avere, anche se pochi minuti, Bruno Canino come insegnante di pianoforte. bruno canino allievi conservatorioIl progetto, che rientra nelle attività consuete del Conservatorio, è stato curato dal M° Marino Mercurio, docente di pianoforte della scuola omonima che, grazie al suo attento e prezioso impegno di didatta della musica, ha reso possibile questo incontro emozionante non solo per gli studenti, ma anche per i docenti presenti all’evento. Un grande evento, fortemente voluto e appoggiato dal direttore del Conservatorio Giuseppe Ilario e dalla presidente Caterina Meglio, che hanno accolto con entusiasmo la presenza di quest’ospite illustre. Nato a Napoli il 2 gennaio 1936, Bruno Canino è cresciuto alla grande scuola pianistica di Vincenzo Vitale, laureandosi più tardi a Milano dove ha studiato composizione con Bruno Bettinelli. Pianista, clavicembalista, ma anche compositore e organizzatore musicale di grandi eventi, come quando a Genova, alla Gog (Giovane Orchestra Genovese), radunò allievi e giovani colleghi per eseguire, in una sola giornata, l’integrale delle Sonate di Beethoven.allievi conservatorio Ma anche saggista, suoi sono due piccoli e divertenti libri Vademecum del pianista da camera e Senza musica, di cui consiglio vivamente la lettura. La sua lunga e preziosa esperienza d’insegnante di pianoforte principale al Conservatorio di Milano “Giuseppe Verdi”, gli ha permesso di vivere un lungo e fortunato sodalizio con il pianista Antonio Ballista, con il quale ha condiviso ben 50 anni di attività, attraverso esecuzioni di raffinati programmi e proposte musicali, sempre di molteplice interesse. Lo stesso interesse che ha riposto negli allievi del Conservatorio di Benevento, quando ha ascoltato con estrema attenzione i numerosi brani proposti. Tutti molto impegnativi per l’estrema difficoltà tecnica degli stessi. Dai Quadri di un’esposizione di Mussorgsky, alla Ballata no. 4 in Fa minore di Chopin, dal Preludio in sol minore op. 23 no. 5 di Rachmaninov, alla Sonata no. 23 in Fa minore op. 57 “Appassionata” di Beethoven (eseguita per intero e a memoria da un giovanissimo allievo). direttore conservatorio di beneventoIl suo interesse è diventato più vigile quando due allievi del Conservatorio hanno eseguito il primo movimento dalla Sonata per pianoforte e violoncello no. 1 in Mi minore op. 38 di Brahms, che alla base della sua lunga esperienza di pianista da camera, ha regalato preziosi e “indimenticabili” consigli a tutti gli allievi partecipanti, che ne faranno certo tesoro per la loro futura attività artistica. Dall’uso corretto del “pedale”, all’intensità degli accenti musicali, fino all’esecuzione di un “forte” che si fa più con il carattere che con i decibel.  Il garbo, e la meravigliosa capacità musicale unite da una forte personalità artistica, ha caratterizzato questi due incontri, dove una spiccata intelligenza e una duttile sensibilità, ne fanno uno dei più grandi pianisti del Novecento. Canino, inoltre, è rimasto visibilmente soddisfatto dell’ottimo livello di preparazione degli allievi del Conservatorio, di cui conserverà senza dubbio, anch’egli, un ricordo piacevole e favorevole, lo stesso che l’ha spinto ad accettare subito il gentile invito del M° Mercurio. Il Conservatorio di Benevento è una realtà viva e produttiva che forma giovani artisti impegnati in un mondo, quello della musica, affascinante e gratificante, ma che comporta, allo stesso tempo, grandi sacrifici e un rigore didattico di cui la musica è sempre stata maestra.

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