venerdì, Marzo 29, 2024

Bonus papà 2018, raddoppia il congedo obbligatorio

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Bonus papà: con l’arrivo del 2018 il congedo obbligatorio per i nuovi padri passa da 2 a 4 giorni.

di Luigi Maria Mormone – Si prospettano interessanti benefici per chi diventa papà nel 2018. La Legge di Bilancio 2017 ha infatti stabilito che ai nuovi padri spetteranno quattro giorni di congedo obbligatorio e uno di congedo facoltativo. Raddoppiate dunque da due a quattro le giornate del congedo obbligatorio, cui si aggiunge il ripristino della giornata di congedo facoltativo (di cui potranno beneficiare se la mamma rinuncia a uno giorno di maternità). La misura è stata introdotta per incentivare i padri a usare questo bonus papà: i giorni concessi con la legge 92/2012 (che ne prevedeva uno obbligatorio e uno facoltativo) secondo le statistiche sono infatti stati usati finora solo da due papà su dieci (secondo quanto riportato dalle statistiche).Il Bonus bebè è stato confermato. Ecco i requisiti e a chi rivolgersi Il congedo obbligatorio può essere utilizzato da tutti i papà (eccetto quelli che sono dipendenti pubblici, per i quali si è ancora in attesa di una misura specifica) entro cinque mesi dalla nascita del figlio, anche in contemporanea al periodo di astensione del lavoro che spetta alla mamma con la maternità. A differenza della maternità, che prevede una sanzione penale a carico del datore di lavoro nel caso di mancata astensione obbligatoria della madre, le norme che regolano il congedo di paternità non prevedono alcuna sanzione specifica né per il lavoratore né per l’azienda. Per quanto riguarda il congedo facoltativo, anch’esso può essere utilizzato entro 5 mesi dalla nascita/ingresso del figlio ma solo in alternativa alla mamma che deve rinunciare a un giorno del suo congedo. Coloro i quali usufruiranno di questo bonus papà avranno diritto al 100% della retribuzione, calcolata sullo stipendio percepito durante il mese precedente all’inizio del congedo: essa sarà a carico dell’Inps (venendo tuttavia anticipata dal datore di lavoro). Per richiedere il congedo, ogni papà dovrà presentare la domanda solo al datore di lavoro, (e quindi non all’Inps), con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla data presunta del parto. Nel caso si voglia richiedere anche la giornata facoltativa, dovrà essere allegata anche la dichiarazione della madre che rinuncia al corrispondente periodo di congedo di maternità (da trasmettere anche al datore di lavoro di quest’ultima). Se la mamma non lavorasse, il congedo per il papà può essere richiesto entro il terzo mese dal parto e ne hanno diritto anche i genitori in cassa integrazione e in mobilità.

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