venerdì, Marzo 29, 2024

Blitz anti Camorra, arrestato anche il brigadiere Lazzaro Cioffi

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Anche il carabiniere Lazzaro Cioffi tra i 50 arrestati nella recente operazione contro la Camorra: l’avrebbe favorita con delle “soffiate”.

C’è anche il brigadiere Lazzaro Cioffi tra i 50 arrestati nel Maxi blitz anti Camorra. Cioffi, per anni punto di forza dei reparti investigativi di Castello di Cisterna, è stato arrestato per droga e rivelazione di atti coperti, con l’aggravante di aver favorito con delle “soffiate” i clan camorristici. Come riporta “Il Mattino”, le indagini del pm Mariella Di Mauro sono partite dal racconto di un pentito e alcune intercettazioni telefoniche.

Le “soffiate” di Lazzaro Cioffi sulle indagini a carico del boss Fucito

Si parte dalle presunte soffiate: Cioffi avrebbe fornito informazioni top secret su perquisizioni e indagini in corso su Pasquale Fucito (reggente del parco Verde di Caivano)  e su esiti di sequestri di armi effettuati dai suoi colleghi.Napoli, scacco matto alla camorra: maxi blitz con 50 arresti In un’occasione, il carabiniere avrebbe anche tentato di impedire il sequestro di 18mila euro, che dovevano finire nelle tasche di Fucito per una partita di droga. Inoltre, Cioffi avrebbe omesso annotazioni, sequestri e arresti obbligatori sempre per proteggere Fucito, tanto che anche l’illecita detenzione di una pistola P38 non sarebbe stata denunciata. Il rapporto con Fucito sarebbe emerso anche dalla compravendita di un ristorante nel Casertano: lo avrebbe acquistato a 60mila euro, per poi rivenderlo allo stesso Fucito per 120mila euro, in uno scenario scandito da regali ed elargizioni fatte dal boss (tra cui mille euro alla moglie del brigadiere, nel giorno del suo compleanno).

I legami di parentela di Lazzaro Cioffi con la Camorra

Il carabiniere è sposato con una donna (ora ai domiciliari) ritenuta legata da rapporti di parentela a soggetti della camorra di Maddaloni: il suocero ha infatti scontato 23 anni per omicidio, mentre due zii della moglie (fratelli del suocero) sono stati accusati di aver consumato un omicidio per conto di Angelo Grillo (attualmente detenuto al carcere duro per un delitto che sarebbe stato consumato per conto del clan Belforte). Un quadro desolante, che mette i brividi pensando che nel 2006 il brigadiere Lazzaro Cioffi ha ricevuto un encomio per il suo contributo in una retata per fatti di droga.

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