Benevento | Tangenti per favorire candidati di concorsi pubblici o loro genitori per accedere al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nella Polizia, nell’Arma dei Carabinieri e nella Guardia di Finanza. Sono queste le accuse nei confronti di 8 pubblici ufficiali, destinatari di altrettante misure cautelari, al termine dell’indagine “Par condicio”.
I soggetti sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio. In particolare sono una cinquantina gli episodi corruttivi contestati.
Sequestrate somme di denaro pari a complessivi 370mila euro circa, ritenuti il prezzo dei reati finora accertati, di cui 220mila riferibili all’attività dell’associazione per delinquere in provvisoria contestazione e oltre 150mila euro conseguiti dai vari indagati in concorso tra loro.
Le misure cautelari (eseguite dalla Finanza) sono in particolare 3 custodie cautelari in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 2 sospensioni da pubblici uffici o servizi e un obbligo di dimora.
Tra le persone coinvolte figurano un vice prefetto con funzione apicale in servizio presso il Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, tre funzionari – uno in pensione e due attualmente in servizio – del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Benevento e Venezia, un militare dell’Arma dei Carabinieri, un militare della Guardia di Finanza ed un agente della Polizia. Oltre 50 perquisizioni sono in corso su tutto il territorio nazionale.
Nel procedimento risultano indagate 118 persone tra cui anche altri pubblici ufficiali.
“Sta emergendo un quadro inquietante sulla regolarità di alcune procedure concorsuali nei comparti più importanti della pubblica amministrazione, in particolare in quello dei vigili del fuoco -dichiara in una nota Maria Teresa Turetta (segretario nazionale CUB Pubblico Impiego)- Stiamo parlando di quelle stesse procedure concorsuali tanto sostenute dal Dipartimento vigili del fuoco e non solo.
La CUB pubblico impiego recentemente ha chiesto al dipartimento Vvf che intenzioni avesse sull’unica graduatoria concorsuale in essere nel comparto VVF finita sotto inchiesta dalla Magistratura, ma non ci è stata fornita alcuna risposta.
Ci rendiamo conto della gravità della situazione? In pratica, chi truffa, una volta raggiunta la posizione (vedi CC, PS e GdiF), diventerebbero gli organi statali addetti ai controlli, proprio coloro che dovrebbero contrastare la corruzione: sono i corrotti e corruttori, ma vergini per il posto pubblico comprato.
E’ necessario fare chiarezza sul perché ci sono tante resistenze sulla stabilizzazione diretta dei 10mila vigili del fuoco discontinui precari da una vita: si tratta di una procedura a costo zero; che sia per questo motivo che in tanti la stanno ostacolando? La magistratura cerchi di scoperchiare il sistema marcio che ha gettato ombre pesantissime su interi comparti della Pubblica Amministrazione bisogna porre un freno, punire i colpevoli e dare risposte a chi sta lavorando senza diritti nel comparto VVF da almeno vent’anni come precari“.
Articolo pubblicato il: 13 Giugno 2020 10:30