giovedì, Marzo 28, 2024

Aumentano i pizzaioli stranieri in Italia. Napoli resta la patria della “pizza”

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In Italia la pizza, piatto simbolo della cucina italiana nel mondo, è sempre più etnica. O almeno lo sono i pizzaioli. In città come Milano e Bologna le pizzerie gestite da un cittadino straniero sono ormai quasi la metà del totale e si avviano al sorpasso. Nel capoluogo lombardo, secondo i dati della Camera di commercio di Milano, le pizzerie gestite da un cittadino non italiano sono il 50%, 634 su un totale di 1.270 imprese, e a Bologna sono 180 su 397, il 45%. A Torino è straniera più di una pizzeria su tre (38%), mentre a Roma una su cinque (20%). Scontro impari a Napoli, patria della pizza, dove i pizzaioli stranieri sono meno dell’1%.

Tra le nazionalità specializzate nella gestione di pizzerie, sia ristoranti che da asporto, spiccano gli egiziani, che a Milano rappresentano il 66% dei titolari stranieri, mentre a Roma sono il 59% e a Torino il 42%. Sono nati in Egitto anche il 27% dei ristoratori specializzati in pizza di Bologna, città dove però i pizzaioli stranieri più numerosi provengono dal Pakistan (uno su tre, il 33,8%).

Le pizzerie si confermano nelle principali città come una buona parte dell’offerta della ristorazione italiana: sono il 31% dei ristoranti bolognesi, il 26% di quelli milanesi, oltre il 24% dei ristoranti romani. Ma solo il 12% a Napoli.

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