mercoledì, Aprile 24, 2024

Vaccini, in Campania c’è tempo fino al 30 marzo per presentare i documenti

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Vaccini, anche la Campania tra le Regioni dotate gia’ di un’anagrafe informatizzata per cui e’ prevista una proroga di 20 giorni per la presentazione della documentazione.

In Campania ci sara’ tempo fino al 30 marzo per presentare alle scuole la documentazione che attesta l’avvenuta vaccinazione per i bambini e i ragazzi fino a 16 anni o, in alternativa, la richiesta di vaccinazione presso l’Asl di riferimento. Lo stabilisce una circolare inviata dai ministeri della Salute e dell’Istruzione, secondo la quale la Campania rientra nelle Regioni italiane già dotate di un’anagrafe vaccinale. I ministeri hanno infatti concesso, solo in queste regioni, una proroga della scadenza fissata originariamente al 10 marzo.

Saranno invece le Asl a fornire alle scuole gli elenchi delle avvenute vaccinazioni, degli eventuali esoneri o dei mancati adempimenti. Le scuole, entro martedì 20 marzo, invieranno quindi una comunicazione alle famiglie inadempienti, invitandole a mettersi in regola entro altri 10 giorni dalla ricezione. Entro il 30 aprile, infine, le scuole trasmetteranno tutta la documentazione alle Asl.

Vaccini, in Campania c'è tempo fino al 30 marzo per presentare i documentiPer tutte le altre Regioni, invece, scadeva ieri, 10 marzo il termine per la presentazione della documentazione per l’adempimento degli obblighi vaccinali per le famiglie. Il termine del 10 marzo e’ stato fissato dalla Legge e ribadito anche dall’ultima circolare Miur-Ministero della Salute dello scorso 27 febbraio che ha fornito le indicazioni operative per l’anticipo, per l’anno scolastico 2017/2018, della procedura semplificata prevista dalla legge a partire dall’anno scolastico 2019/2020 che consente lo scambio diretto di dati tra Asl e Istituti scolastici.

Entro il 10 marzo i genitori dovevano presentare i documenti dell’avvenuta vaccinazione o relativi la prenotazione presso la Asl (se la data di vaccinazione e’ fissata dalla ASL dopo il 10 marzo). Nel caso non si sia adempiuto e’ vietato l’accesso per asili nido e scuola infanzia (0-6 anni) sino a quando il minore non sara’ vaccinato o non avra’ regolarizzato la propria posizione vaccinale. Per i ragazzi della scuola dell’obbligo (7-16 anni) scatta la procedura che puo’ portare ad una sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro. In ogni caso, i bambini (0-6 anni) saranno immediatamente riammessi a scuola nel momento in cui dimostrino di essere in regola. (ANSA).

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