venerdì, Marzo 29, 2024

Ingorghi stradali, i napoletani perdono 110 ore all’anno nel traffico

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Napoli, con Roma e Palermo, è una delle città in cui gli ingorghi stradali e le code obbligano i cittadini a restare fino a 110 ore all’anno nel traffico.

Per chi abita in città o deve andarci tutti i giorni per lavoro, gli ingorghi stradali e le code in cui si resta imbottigliati sono così comuni che ogni automobilista può capire bene la frustrazione che provocano. Ma il fatto che un intoppo stradale sia un evento quasi quotidiano, non significa che gli automobilisti non possano attuare una serie di misure per migliorare il flusso del traffico e la propria sicurezza.

Secondo i dati forniti da Parclick.it, una delle principali piattaforme di prenotazione di parcheggi online in Europa, gli italiani perdono in media 35 ore all’anno a causa degli ingorghi, cifra che si triplica, arrivando a 110 ore, se si vive a Roma, Napoli, Palermo.

Tra le città italiane più congestionate, con circa 75 ore all’anno perse nel traffico ci sono Torino, Milano, Firenze, Genova e Bari.

D’altra parte, per gli italiani il traffico è il secondo motivo di preoccupazione per quanto riguarda la mobilità, dopo l’inquinamento atmosferico e prima della difficoltà di trovare parcheggio.

Oltre all’enorme perdita di tempo che comportano, gli ingorghi hanno un’altra cosa che li rende insopportabili: tirano fuori il peggio delle persone. Invece di comportarsi in modo civile e calmo per risolvere la situazione il più rapidamente possibile, spesso si commettono una serie di errori “evitabili” che possono mettere a rischio se stessi e la propria auto e contribuire a prolungare la congestione.

Ecco alcune regole da tenere sempre a mente

• La distanza di sicurezza è sempre importante. Quasi tutti sono consapevoli dell’importanza di mantenere una distanza di sicurezza mentre guidano normalmente, ma non è lo stesso negli ingorghi. Non appena il traffico inizia a rallentare, i veicoli tendono ad avvicinarsi il più possibile, aumentando notevolmente il rischio di tamponamenti, che sono gli incidenti più comuni in queste situazioni.

• Accelerazione e frenata. Facendo riferimento a quanto detto prima, la guida con accelerate e frenate brusche facilita la collisione tra i veicoli, mentre una guida fluida e tranquilla è più sicura e scorrevole. Non si arriva più velocemente a destinazione percorrendo gli stessi metri se poi il traffico si ferma: si allunga semplicemente il tempo di sosta e si accorcia quello di movimento. In questo modo il consumo di carburante aumenterà, così come l’inquinamento e le pastiglie dei freni si consumeranno più rapidamente.

• Non dimenticare le frecce. Nelle code, dopo essere rimasti a lungo fermi o essere andati a velocità molto basse, i conducenti tendono a distrarsi o a essere troppo sicuri di sé eseguendo così manovre senza segnalarle. L’uso delle frecce è essenziale affinché gli altri conducenti sappiano cosa si sta per fare e possano agire di conseguenza.

• Cambio di corsia. In un ingorgo, molti automobilisti hanno la percezione che una corsia sia sempre più avanti delle altre e non sia mai quella in cui si trovano loro. Cambiare continuamente corsia però rallenta ulteriormente il traffico già lento, fa innervosire gli altri automobilisti e aumenta le possibilità di incidenti. Affinché un ingorgo si concluda rapidamente e il traffico possa scorrere, è necessario che tutti i veicoli rimangano nella propria corsia fino al momento di cambiare strada e uscire.

• Tutti vogliono arrivare per primi. Avere fretta di arrivare a destinazione e imbattersi in un ingorgo, soprattutto nel caso di un’emergenza, è estremamente frustrante. Purtroppo l’ingorgo è un evento imprevedibile durante il quale non possiamo far altro che essere pazienti. La fretta, il nervosismo e lo stress non fanno scorrere il traffico. Lo fanno la calma, la prudenza e la guida responsabile.

• Curare la meccanica del proprio veicolo. Se non viene utilizzata correttamente, la meccanica del veicolo ne risente; negli ingorghi, ad esempio, la frizione è di solito la parte più danneggiata. Poiché si parte e ci si ferma ogni pochi metri, è frequente lasciare continuamente il piede sulla frizione mentre la prima marcia è inserita. Questo danneggia il meccanismo e ne riduce la durata. È meglio innestare la marcia solo quando si parte e rimanere in folle con il freno premuto quando ci si ferma.

• Restare calmi. Gli ingorghi stradali riescono a far saltare i nervi anche alle persone più calme. Tra la fretta e l’impotenza causata dal vedere gli altri automobilisti commettere tutti gli errori sopra citati, e anche peggiori, come chi passa sulla corsia di sorpasso, è normale finire per sentirsi frustrati. Ma bisogna mantenere la calma: quando un automobilista è nervoso e irritato, è più probabile che commetta errori gravi e che perda più facilmente la concentrazione. Un podcast interessante, un audiolibro o una playlist con la musica preferita possono trasformare la situazione di blocco nel traffico in un momento di pace e tranquillità con se stessi.

• La prevenzione è fondamentale. È sempre meglio prevenire il problema che doverlo affrontare, in ogni ambito. Ecco perché i professionisti di Parclick.it insistono sull’importanza di mettere in atto alcune strategie preventive nella routine quotidiana degli automobilisti per evitare il più possibile i fastidiosi ingorghi considerando percorsi alternativi, parcheggio e trasporto pubblico, uscite di casa in anticipo, condivisione dell’auto.

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