giovedì, Marzo 28, 2024

Napoli, violenza contro le donne: arriva il braccialetto elettronico

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Violenza contro le donne: i Carabinieri hanno presentato il braccialetto elettronico per controllare gli stalker (misura in uso già da anni in Spagna).

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i Carabinieri hanno presentato a Napoli alcune novità operative, tra cui l’applicazione del braccialetto elettronico per controllare gli stalker.

Si tratta di una cavigliera di gomma con un piccolo ripetitore di colore azzurro. Le vittime avranno a disposizione una sorta di piccolo smartphone, con display dotato di sensore luminoso. Ogni volta che l’uomo violento si avvicinerà troppo, il dispositivo lancerà un suono in modo da avvertire la vittima. Inoltre, il messaggio di “allerta” verrà inviato alla centrale operativa, che segnalerà alle forze dell’ordine l’imminente e probabile violenza.Napoli, violenza contro le donne: arriva il braccialetto elettronico Come riporta il “Corriere del Mezzogiorno”, a breve saranno distribuiti i primi 1000 ma possono arrivare a 20mila, in meno di un anno. Per il reato di stalking la legge prevede ad oggi il carcere e non il braccialetto in stato di libertà. Nel caso in cui uno stalker fosse invece messo agli arresti domiciliari, l’uso del bracciale avverrebbe non per il suo reato, ma per evitare il rischio di evasione e segnalerebbe quando il sospettato lascia la sua abitazione. Potrebbe invece essere applicato per i maltrattamenti in famiglia ma solo in presenza di reati aggravati, minacce o lesioni.

Il braccialetto è in uso da diversi anni in Spagna, dove i reati contro le donne sono diminuiti del 35%.

Violenza contro le donne, ecco le statistiche in Italia

Secondo un’indagine Istat (fatta col dipartimento per le Pari opportunità, Regioni e Cnr), oltre la metà delle donne che si sono rivolte ai centri anti-violenza nel 2017 ha figli, bambini o adolescenti. Una su tre è straniera, ma la maggior parte delle vittime di mariti ed ex abita nel Mezzogiorno. E, prima di denunciare, aspetta, ma dopo aver chiesto aiuto, capita che faccia un passo indietro per paura.

Secondo gli ultimi dati, nel 2017 la media è stata di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia. Allarmanti anche i dati relativi allo stalking: ben 3 milioni e 466mila le donne che nell’arco della propria vita hanno subito atti persecutori.

Foto braccialetto: “Corriere del Mezzogiorno”

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